Ravenna: spara con pistola al parco. A casa sua “Allah è grande”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Luglio 2016 - 13:17 OLTRE 6 MESI FA
Ravenna: spara con pistola al parco. A casa sua "Allah è grande"

Ravenna: spara con pistola al parco. A casa sua “Allah è grande” (foto d’archivio Ansa)

RAVENNA – Ha sparato un colpo di pistola in un parco pubblico di Ravenna e aveva altri quattro proiettili nell’arma. Per questo un muratore albanese di 28 anni, L.F., dopo che alcuni passanti hanno sentito lo sparo e dato l’allarme, è stato arrestato domenica dalla Polizia. Di fede musulmana, frequentatore di una moschea, nelle pareti della camera dove vive sono state trovate scritte in albanese come ‘Allah è grande‘.

Interrogato dal Pm di Ravenna Cristina D’Aniello, l’uomo non ha dato giustificazioni sul perché aveva con sé una pistola rubata, una Smith & Wesson che ha detto di aver acquistato. Pare che nell’ultimo periodo avesse manifestato un certo disagio e che alcuni amici gli avessero consigliato di leggere il Corano. Si sta cercando di capire se si tratti di una persona con problemi psicologici, su cui si sia innestata una qualche forma di radicalizzazione religiosa. Anche per queste valutazioni copia degli atti sarà trasmesso all’antiterrorismo di Bologna, coordinata dal procuratore aggiunto Valter Giovannini.

Aggiunge Carmelo Domini sul Corriere di Romagna:

L’albanese – difeso dall’avvocato Alessandro Cristofori del foro di Bologna – ieri mattina è comparso di fronte al gip del Tribunale di Ravenna per l’udienza di convalida dell’arresto che si è tenuta in carcere a Ravenna. Il giudice – stando a quanto riferito dal legale – si è riservato una decisione in merito.

Ma gli inquirenti sospettano che dietro la vicenda del muratore albanese – finora considerato estraneo agli ambienti dell’estremismo – ci sia un possibile tentativo di arruolamento. Sospetti che andranno valutati nei prossimi giorni, di sicuro preoccupano le circostanze dell’arresto. A cosa serviva quell’arma? Perché portarla in un parco?

Ravenna già in passato ha dimostrato essere al centro del passaggio di diversi foreign fighter diretti in Siria per finire nella fila dell’Isis.