Repubblica: “Donato Ceglie, pm che pretendeva sesso da moglie di un arrestato”

di redazione Blitz
Pubblicato il 24 Gennaio 2014 - 09:50| Aggiornato il 26 Febbraio 2015 OLTRE 6 MESI FA

donato-ceglieNAPOLI – Concussione e violenza sessuale. Sono queste le accuse di cui deve rispondere Donato Ceglie, magistrato impegnato da anni nella lotta contro le ecomafie in Campania. Ceglie, secondo l’accusa, avrebbe preteso sesso dalla moglie di un arrestato, Maria Rosaria Granata.

Una storia ancora tutta da definire: Ceglie è indagato e il giudice dovrà decidere se rinviarlo a giudizio, e quindi a processo, oppure proscioglierlo. Contro Ceglie le accuse del pubblico ministero Barbara Sargenti di Roma. La storia inizia nel 2007, come racconta Repubblica:

In quel periodo il pm napoletano sta seguendo personalmente l’inchiesta “Chernobyl”: scopre tonnellate di rifiuti interrati tra Napoli, Caserta e Vallo della Lucania, sequestra l’impianto di compostaggio nel salernitano gestito dalla So.Rie.Co., dove venivano smaltiti illegalmente quelli di quattro depuratori, e di cui Ferrentino è amministratore unico. Ceglie lo spedisce agli arresti domiciliari. Seguono un paio di anni di indagini, altri sequestri, il fallimento della So.Rie.Co. nel 2009.

Una relazione che, a prescindere dalla sua natura, forse consenziente forse no, avrebbe dovuto indurre il pm napoletano a abbandonare per ragioni di opportunità il procedimento contro Ferrentino, nel frattempo rinviato a giudizio. Cosa che non accade. Accade invece che Ceglie si adoperi per trovare un lavoro alla Granata. Prima ordina il dissequestro dell’impianto di smaltimento, poi lo affida in gestione alla Compost Campania a cui nel 2011 rilascia «indebitamente — scrive la Sargenti — il nulla osta per riassumere Maria Rosaria Granata».

La donna, infatti, era stata licenziata dal curatore fallimentare perché la Compost non poteva per contratto impiegare persone collegabili alla So.Rie.Co. di Ferrentino. Ma Ceglie, per la sua “fiamma”, riesce a ottenere una deroga. E continua a interessarsi del rinnovo del contratto di gestione anche dopo essere stato trasferito a Napoli.