Ritrovati morti i tre alpinisti torinesi dispersi sullo Chaberton

di redazione Blitz
Pubblicato il 18 Febbraio 2017 - 09:48 OLTRE 6 MESI FA

TORINO – Sono stati trovati morti i tre alpinisti piemontesi dispersi dal primo pomeriggio di venerdì 17 febbraio sul massiccio dello Chaberton, in valle Susa. 

I tre, due sci-alpinisti fidanzati di 28 e 35 anni e la loro guida alpina, sono stati travolti da una valanga e trascinati a valle per centinaia di metri. Colpiti dalla massa di neve, se pur non di grandi dimensioni, i tre sono caduti lungo un canalone ripido.

E’ molto probabile che le cause del decesso siano i traumi riportati nella caduta. Con la collaborazione del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, i corpi sono stati prelevati dall’elicottero del 118 e consegnati alle autorità per le operazioni di riconoscimento.

I tre scialpinisti erano partiti venerdì mattina per un’escursione in territorio francese, molto vicino al confine italiano. Le loro auto sono state ritrovate al Monginevro, da dove il gruppo di amici era partito per raggiungere il massiccio dello Chaberton.

I soccorritori hanno sorvolato la zona in elicottero, poi quattro squadre francesi hanno raggiunto la Serre Thibaud nella serata di venerdì 17 febbraio. I tre erano tutti sciatori esperti. Intorno alle 13, quando hanno fatto l’ultima telefonata a chi li aspettava a valle, stavano affrontando la discesa di un canalone.

La richiesta di soccorso era arrivata ai francesi, che avevano sorvolato la zona in elicottero senza però individuarli anche a causa della scarsa visibilità e del forte vento. In serata sono partite due squadre del soccorso alpino piemontese e una francese, salite a piedi verso la cima.

Si tratta della seconda tragedia in montagna dopo quella di due giorni fa a Gressoney, in Valle d’Aosta, dove quattro scalatori sono morti a causa del crollo di una cascata di ghiaccio.