Roberta Ragusa, Antonio Logli e quella ferita sulla tempia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Aprile 2014 - 09:49 OLTRE 6 MESI FA
Roberta Ragusa

Roberta Ragusa

ROMA – Quando Antonio Logli, nella tarda mattinata di sabato 14 gennaio 2012, andò nella caserma dei carabinieri di San Giuliano Terme per denunciare la scomparsa della moglie, Roberta Ragusa, ” aveva ben visibile sulla tempia un lungo graffio, nonché altre escoriazioni sulla fronte”. E quando i carabinieri gli chiesero il perché delle ferite lui rispose “di essersi procurato le escoriazioni lavorando sotto un albero di ulivo”.

Un dettaglio che si aggiunge alle quattro testimonianze fondamentali riportate nella relazione dei carabinieri, quelle di Margherita Latona, Silvana Pimpiani, Filippo Campisie e Loris Gozi, il giostraio che riferì di aver visto litigare Antonio Logli con Roberta Ragusa in via Gigli, la notte prima della scomparsa della donna.

Quattro testimonianze raccolte nelle cinquanta pagine di relazione consegnata dai carabinieri alla Procura. Relazione presentata dal reparto crimini violenti del Ros e dei carabinieri del nucleo investigativo di Pisache, e che, secondo alcune fonti investigative, ha “demolito l’alibi” di Antonio Logli, il marito di Roberta Ragusa, la donna scomparsa la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012 dalla sua casa di Gello di San Giuliano Terme in provincia di Pisa.