Roberto Sanna è morto. Gavoi piange l'”angelo” ucciso dal morbo di Scholz

di redazione Blitz
Pubblicato il 26 Aprile 2017 - 14:46 OLTRE 6 MESI FA
Roberto Sanna è morto. Gavoi piange l'"angelo" ucciso dal morbo di Scholz

Roberto Sanna è morto. Gavoi piange l'”angelo” ucciso dal morbo di Scholz

GAVOI (NUORO) – La comunità di Gavoi, in provincia di Nuoro, piange la morte di Roberto Sanna, “Robertino”, come lo chiamavano, morto a 14 anni ucciso dal morbo di Scholz o leucodistrofia metacromatica. Un lutto che accoglie una Barbagia che si era interamente mobilitata negli ultimi anni per aiutare il bambino, con offerte al comitato “pro Roberto” che avrebbe dovuto permettere al ragazzino di essere curato negli Stati Uniti.

Erano stati raccolti due milioni di euro, ma Roberto in America non ci è potuto andare, racconta la Nuova Sardegna. La malattia rara lo ha debilitato sempre di più nel tempo, tanto che ultimamente Roberto non poteva nemmeno più muoversi.

Il padre Dario, imprenditore edile, la madre Lella, i fratelli e i numerosi zii e cugini della famiglia Sanna e Demurtas lo hanno assistito in questi anni, e attraverso il comitato hanno sostenuto tutte le manifestazioni a favore del miglioramento dei servizi socio-sanitari della zona.

“I fondi raccolti non sono rimasti inutilizzati, scrivevano dalla Asl di Nuoro nel 2014, quando il presidio medico è stato intitolato al Comitato, e nuove attrezzature sanitarie sono state consegnate al Poliambulatorio del centro barbaricino”. Tra le offerte fatte, quella per un defibrillatore al gruppo del taekwondo gavoese.

Per ricordare il loro “angelo”, i familiari di Roberto hanno ripreso le parole di una poesia di Sant’Agostino:

“Se mi ami non piangere. Se tu conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo, se tu potessi vedere e sentire quello che io vedo e sento in questi orizzonti senza fine, e in questa luce che tutto investe e penetra, tu non piangeresti, se mi ami. Qui si è ormai assorbiti dall’incanto di Dio, dalle sue espressioni di infinità bontà e dai riflessi della sua sconfinata bellezza”.