Roma capitale delle tasse comunali: dal ’92 cresciute di 51 euro pro-capite all’anno

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Ottobre 2013 - 08:10 OLTRE 6 MESI FA
Roma capitale delle tasse comunali: dal ’92 cresciute di 51 euro pro-capite all’anno (Nella foto LaPresse, Ignazio Marino al consiglio comunale)


Roma capitale delle tasse comunali: dal ’92 cresciute di 51 euro pro-capite all’anno (Nella foto LaPresse, Ignazio Marino al consiglio comunale)

ROMA – I cittadini romani sono fra i più tartassati d’Italia. Il problema di Roma è… Anche il traffico, ma prima ancora le tasse comunali. Il Messaggero ha pubblicato un’indagine condotta dal Centro Europa per conto di ConfCommercio.

Bene, se negli ultimi vent’anni, dal 1992 al 2012, le tasse locali sono passate da 18 a 108 miliardi di gettito annuo, aumentando del 500%, a Roma sono cresciute di 51,8 euro medi a testa per ogni romano.

Per un risultato finale che dà l’idea del caro prezzo che si paga per abitare a Roma: 1.040 euro all’anno di imposte locali (Imu, addizionale Irpef, tariffa rifiuti…) contro i 440 medi del resto d’Italia.

E a questo si aggiunge il previsto aumento dell’addizionale Irpef, che il sindaco Ignazio Marino probabilmente varerà per coprire il buco di bilancio del Comune. La voragine di bilancio.

L’addizionale così passerà dallo 0,9 all’1,2%, per una media di 208 euro, solo di aliquota comunale, per ogni cittadino romano.

Spiega Michela di Branco sul Messaggero:

“Per fare un esempio, ad un cittadino con un reddito da 10 mila euro, il comune di Roma chiede 260 euro, con un aumento di 70 euro rispetto al 2010, mentre aMilano il conto finale è solo di 80 euro. La differenza è del 288,9%. Secondo un’indagine parlamentare costruita sui dati del ministero dell’Economia, dopo il record di Siena, l’Imu sulla prima casa più alta è a Roma con 639 euro medi a famiglia. A Milano si pagano 427 euro, a Bologna 409, a Torino 323 e a Napoli 303. Capitale in testa sulla seconda casa con un esborso medio di 1.885 euro. Quota che invece a Milano arriva a 1.793 euro, a Bologna 1.747 e a Firenze a 1.426 euro.

Secondo le analisi di Confedilizia, prendendo in considerazione un appartamento di cento metri quadri «in zona semicentrale», gli esperti calcolano per Roma un’Imu media di 1.444 euro, seconda solo a Venezia, contro i 1.029 euro di Torino, i 1.009 di Bologna, i 969 di Firenze e addirittura i 752 euro di Milano. Per sintetizzare, sommando Imu e addizionale Irpef è stato calcolato che tra il 2011 e il 2012 una famiglia di due professionisti, con due figli e una casa di proprietà ha versato 1.119 euro in più rispetto all’anno precedente, passando da 727 a 1.846. Senza dimenticare la tassa sui rifiuti che costa in media 378 euro a famiglia e che garantisce alle casse del comune 650 milioni di euro”.

Sempre sul Messaggero, Fabio Rossi parla del probabile aumento dell’addizionale Irpef:

“Il Campidoglio potrà ulteriormente innalzare l’addizionale comunale Irpef dallo 0,9 (che è già record nazionale) all’1,2 per cento. La novità è stata inserita nella bozza del decreto collegato alla legge di stabilità varata dal Governo. La norma, si legge nella relazione allegata, viene inserita «per fronteggiare la situazione di squilibrio finanziario del Comune». Va ricordato che parte dell’addizionale (lo 0,4 per cento) viene girata alla gestione commissariale del debito accumulato fino al 2008: all’amministrazione comunale attualmente resta lo 0,5. Con l’incremento dell’aliquota, Palazzo Senatorio incasserebbe lo 0,3 per cento in più, ma i romani si troverebbero a pagare un’addizionale assolutamente spropositata: il 50 per cento in più del limite massimo (lo 0,8 per mille) ammesso in tutti gli altri Comuni d’Italia. Il possibile aumento dell’Irpef è smentito da Ignazio Marino, che punta alla difficile impresa di chiudere i conti del bilancio 2013 senza aumentare il carico fiscale sui cittadini”.