Roma, infermiere sfigurato con l’acido. L’ex fidanzata indagata come mandante

Pubblicato il 2 Maggio 2013 - 17:24| Aggiornato il 4 Marzo 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Possibile svolta nell’inchiesta sull’agguato teso a un infermiere lo scorso 30 aprile, quando uno sconosciuto gli ha lanciato dell’acido sul viso mentre era in attesa del trenino Roma-Lido alla fermata di Tor Pignattara. La procura di Roma sta infatti indagando per stalking e per lesioni l’ex fidanzata della vittima. La donna sarebbe ritenuta la mandante dell’aggressione.

[Leggi anche:  Chieti, Lucia Annibali sfigurata con l’acido: preso secondo aggressore]

Il lancio di acido aveva coinvolto anche una collega dell’infermiere, raggiunta ad un braccio. Nel quadro degli accertamenti della squadra mobile, coordinati dal pubblico ministero Eugenio Albamonte, sarebbero emersi riscontri alle accuse della vittima del gesto, il quale aveva chiamato in causa l’ex fidanzata, già denunciata in passato per stalking. Ancora in corso le indagini per risalire al responsabile del lancio di acido, fuggito subito dopo l’aggressione. L’infermiere, ricoverato nell’ospedale Sant’Eugenio, rischia ora di rimanere sfigurato. Poco dopo il fatto ha anche ricevuto un sms beffardo da un’utenza non intestata all’ex fidanzata, ma che gli investigatori ritengono essere a lei riconducibile.

Da poco più di cinque mesi si erano lasciati e da allora erano cominciate le telefonate e gli sms incessanti, che avevano portato l’infermiere a sporgere denuncia al commissariato per stalking. I due si erano conosciuti un anno prima e cinque o sei mesi dopo l’amore era già finito. ”Non è mai stata una storia d’amore importante – avrebbe detto il giovane agli investigatori – ci conoscevamo da poco. Lei ha lavorato all’ospedale Vannini come tirocinante infermiera e da lì era nata una storia. Dopo che ci siamo lasciati ha cominciato a tormentarmi, sono esausto”, ha raccontato l’infermiere, ricoverato nell’ospedale Sant’Eugenio, che ora rischia di rimanere sfigurato.