Roma: Muraro e Fiscon, storia d’amore e consulenze in Ama

di redazione Blitz
Pubblicato il 1 Ottobre 2016 - 19:14 OLTRE 6 MESI FA
Roma: Muraro e Fiscon, storia d'amore e consulenze in Ama

Roma: Muraro e Fiscon, storia d’amore e consulenze in Ama (nella foto Muraro e il sindaco Raggi)

ROMA – Una storia d’amore avrebbe legato Paola Muraro, oggi assessora all’Ambiente a Roma, e l’ex direttore generale di Ama era Giovanni Fiscon. Una storia che avrebbe, secondo i pm, favorito le consulenze affidate dal dirigente alla consulente, tanto che ora risultano entrambi indagati per abuso d’ufficio in concorso.

A Paola Muraro, oltre ai reati ambientali, viene infatti contestato anche l’abuso d’ufficio in concorso con Fiscon, appunto, quest’ultimo tra gli imputati nel maxiprocesso a Mafia Capitale. L’ex consulente di Ama, la municipalizzata dei rifiuti, si dice fiduciosa nel lavoro della magistratura e decisa ad andare avanti. Il caso continua a creare qualche imbarazzo tra i pentastellati, ma per ora in sordina. La posizione di Muraro si fa sempre più delicata, come spiega La Stampa:

Contro di lei c’è già una mole di elementi che la potrebbe portare direttamente verso il rito immediato. Ad aggravare la sua posizione – oltre alla corsia preferenziale concessa al ras delle discariche Manlio Cerroni e ai valori truccati dei rifiuti – ci sono proprio i lavori ottenuti grazie a Giovanni Fiscon. Incarichi da vera e propria dirigente, delegata alla gestione degli impianti Tmb e dei tritovagliatori, e non una semplice consulente. Come emerge peraltro anche nelle trenta telefonate recuperate dal fascicolo di Mafia Capitale.

Muraro su Facebook si difende:

“Il rispetto della dignità delle persone deve sempre collocarsi al primo posto, qualsiasi attività lavorativa e professionale si svolga. Sottoporre alla gogna mediatica un individuo, tentando di infangarne anche la vita privata, rappresenta l’opposto della nobilissima funzione che anima il mestiere del giornalista. La ricerca della notizia non dovrebbe mai trasformarsi in un atto di sciacallaggio volto a smontare, pezzo dopo pezzo, la vita degli esseri umani. Ogni parola esercita, infatti, un peso specifico che si traduce sulle nostre esistenze”.