Roma, presa baby gang femminile di piazza Bologna. L’ultimo scippo domenica

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Settembre 2014 - 10:11 OLTRE 6 MESI FA
Roma, presa baby gang femminile di piazza Bologna. L'ultimo scippo domenica

Roma, presa baby gang femminile di piazza Bologna. L’ultimo scippo domenica

ROMA – L’hanno braccata di domenica pomeriggio, intorno alle 18, in via Livorno, zona piazza Bologna a Roma. La signora di 71 anni stava andando in chiesa, quando si è vista affiancare da un’auto dalla quale sono scese due ragazze. Una delle due ha cominciato a strattonarla per prenderle la borsa ma l’anziana ha resistito e così l’altra l’ha tirata per i capelli: le ha strappato collana e orecchini. Poi, con la stessa velocità con cui erano arrivate, sono saltate sull’auto e si sono dileguate nel nulla. Fortuna che le grida della signora hanno attirato l’attenzione di un passante che l’ha subito soccorsa, annotando il numero di targa. Tempo qualche ora e la banda di ragazzine è finita in manette.

Quella di domenica scorsa era solo l’ultima razzia di una baby gang, quasi tutta al femminile, che ha seminato il panico a piazza Bologna. La banda era composta da tre ragazze di 19 anni, una diciassettenne e due complici di circa vent’anni che si prestavano a far da autisti alle piratesse. Sono accusati di rapina aggravata, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Aggredivano i passanti e li derubavano per poi fuggire a tutta velocità a bordo di una Peugeot 107 grigia metallizzata e senza il lunotto posteriore.

Gli agenti dei commissariati San Lorenzo e Sant’Ippolito hanno intercettato la Peugeot poco dopo e li hanno arrestati. Ma non finisce qui: al commissariato, le ragazze si ribellano e aggrediscono gli agenti. La rivolta finisce con un poliziotto col sopracciglio tagliato, un calcio fortissimo a un altro. Al giudice una di loro ha raccontato: “Mi hanno cacciata di casa, non mangiavo da tre giorni”.

Il giudice ha confermato il fermo per tutte le componenti della gang: sono tutte romane e con precedenti per droga. La boss è finita in carcere, per via dei precedenti penali, mentre per le altre ragazze e i complici ventenni, il giudice ha disposto i domiciliari.