Roma senza acqua: da venerdì 28 luglio rubinetti a secco 8 ore al giorno

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Luglio 2017 - 19:42 OLTRE 6 MESI FA
Roma senza acqua: da lunedì rischio rubinetti a secco 8 ore al giorno

Roma senza acqua: da venerdì rischio rubinetti a secco 8 ore al giorno

ROMA – Otto ore durante le quali interi quadranti di Roma rimarranno senz’acqua. Dopo la decisione della Regione di sospendere i prelievi dal lago di Bracciano da parte di Acea destinati alla Capitale, la municipalizzata capitolina sta lavorando all’elaborazione di un piano per far fronte alla carenza di acqua. Se non si arriverà ad una “soluzione condivisa”, l’appello della sindaca Virginia Raggi, l’azienda che gestisce l’acqua di Roma si dice costretta a razionare l’erogazione dell’acqua ai romani.

Il piano di Acea Ato 2 dovrebbe partire tra cinque giorni, venerdì 28 luglio. Si pensa di chiudere i rubinetti per turni di 8 ore, in fasce che comprendono sia le ore notturne sia le diurne. In via di definizione le aree che saranno interessate dal provvedimento che diventerà operativo a turnazione. Come spiegato a più riprese dal presidente di Acea Paolo Saccani, “verrà coinvolto un milione e mezzo di romani”. Non saranno esenti ospedali e caserme: dal momento che la rete è unica, una volta che l’erogazione viene interrotta la misura coinvolge tutto il territorio. Ogni decisione verrà comunicata nei giorni prima ai cittadini.

Presto i romani si ritroveranno a gestire lunghi periodi senz’acqua. Il tutto, almeno finché l’emergenza siccità non sarà rientrata. Una drastica misura nonostante il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, lanciando l’allarme, abbia sottolineato che “Acea preleva dal lago di Bracciano solo l’8% di tutto il fabbisogno e quindi immagino una quantità non importante dell’acqua”.

Ogni giorno, così come spiegato da Saccani, Acea preleva dal bacino a nord di Roma 86 mila metri cubi di acqua. La quantità nelle scorse settimane è stata ridotta “da 1500 al secondo a 900” le parole di Raggi, proprio per limitare l’impatto. Questo però non ha fermato la Regione: “Il livello del lago di Bracciano è al di sotto della quota minima prefissata, e ancor più lontano dallo zero idromedrico che corrisponde a quota 163,04”. Stop ai prelievi. E i romani si preparano a far fronte alla siccità.