Roma, stupro al campo rom: condanna a 7 anni. Il giudice ordina la bonifica

di redazione Blitz
Pubblicato il 8 Marzo 2017 - 13:48 OLTRE 6 MESI FA
Roma, stupro al campo rom: condanna a 7 anni. Il giudice ordina la bonifica

Roma, stupro al campo rom: condanna a 7 anni. Il giudice ordina la bonifica

ROMA – Condanna a 7 anni di reclusione per un romeno di 30 anni che lo scorso maggio sequestrò, drogò e stuprò una ragazza di 26 anni in una baracca di via Teano a Roma, nel quartiere Prenestino. Rinvio a giudizio per il presunto complice e bonifica del campo rom. E’ la sentenza emessa dal gip Anna Maria Gavone che ha ordinato al Campidoglio di pulire e sgomberare la baraccopoli non autorizzata, che fu teatro dell’atroce delitto.

Oltre a punire i diretti responsabili, il giudice ha accolto la richiesta del pm di far chiudere il luogo della trappola come misura preventiva per evitare che si ripetano altri stupri. La vicenda risale al 5 maggio 2016: la giovane vittima stava rientrando a casa quando fu aggredita e sequestrata dal romeno oggi condannato che la condusse in una baracca. Per due giorni e due notti fu tenuta prigioniera e costretta a subire i continui abusi dell’uomo. Poi, come per miracolo, riuscì a liberarsi e a denunciare le violenze subite. La giovane indicò alle forze dell’ordine il luogo in cui era stata trattenuta contro la sua volontà e la presenza di un secondo aguzzino, che nel frattempo si era dileguato.

Sin da subito, i carabinieri della stazione di Roma Appia, con il supporto dei militari del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina riuscirono a rintracciarlo. L’intera area del campo nomadi dove aveva trovato rifugio, fu perlustrata con l’elicottero. I carabinieri sequestrarono anche un indumento, che l’uomo indossava durante la violenza, così come riferito dalla vittima.