Roma, vigili urbani a presidio di Fontana di Trevi minacciano sciopero: “Non siamo bagnini”

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Agosto 2019 - 12:45 OLTRE 6 MESI FA
fontana di trevi

Turisti lanciano la monetina di Fontana di Trevi (Ansa)

ROMA – Il nuovo Regolamento della Polizia urbana di Roma approvato a giugno dalla giunta Raggi prevede che i turisti evitino di sedersi sul travertino di Fontana di Trevi. A far in modo che ciò non avvenga, c’è una postazione fissa di vigili urbani che presidia la piazza 24 ore su 24. La mansione però non piace agli agenti della Polizia di Roma Capitale che ora, al grido di “non i bagnini non lo facciamo” chiedono l’istallazione di barriere fisse e si dicono pronti perfino a scioperare. 

Il nuovo codice dei caschi bianchi, oltre a ribadire che i tuffi nelle fontane storiche della città sono messi al bando (cosa in vigore già da anni), mette in fila una sfilza di nuovi divieti: tra questi, c’è l”interdizione permanente di “arrampicarsi, sdraiarsi o sedersi” sulle vasche monumentali.

In cima alla lista c’è ovviamente Fontana di Trevi, il capolavoro settecentesco di Nicola Salvi, la fontana nota nella Dolce Vita felliniana. Il luogo è attrazione unica a Roma: per questa ragione, la vasca è sorvegliata 24 ore al giorno. Non in tutte le fontane storiche avviene lo stesso: nella vicina  Barcaccia di piazza di Spagna ad esempiuo, il presidio fisso dei vigili finisce alle 23 per ricomnciare la mattina dopo alle 7.

Tenere a bada i turisti, a quanto pare si è rivelato più faticoso del previsto per i vigili urbani di Roma. Ed ora gli agguerriti sindacati interni chiedono al Campidoglio di dispensarli da questa mansione e di tirare su un sistema di barriere fisse attorno alla fontana, per impedire ai turisti di avvicinarsi. Pazienza se poi il tradizionale lancio della monetina dovrà avvenire a distanza: “Non possiamo ridurci a fare i bagnini – dice Francesco Croce, segretario della Uil Funzione Pubblica di Roma – Serve un’infrastruttura che impedisca ai turisti di sedersi a bordo vasca. Inseguire chi si avvicina alla fontana è un compito che svilisce gli agenti in servizio”. Ed ora i sindacati parlano, come extrema ratio, perfino della possibilità di organizzare uno “stato di agitazione”.

Troppa fatica, chiede Il Messaggero che pubblica la notizia, al sindacalista? “Chi fa ironia sullo stare al sole per ore, dovrebbe vedere i colleghi rossi in viso o con i malori. Non si può andare avanti così, servono modifiche, anche per indirizzare i visitatori se c’è un guardrail al lato della strada, l’automobilista evita di fare l’inversione a U, invece vicino alla fontana non c’è niente”. A bordo vasca ci sarebbero però proprio i vigili, messi lì apposta per indirizzare chi è di passaggio.

Insomma, qualcosa che sembrerebbe essere ordinario a Roma si trasforma, come spesso accade, in qualcosa di straordinario.

La sindaca per ora non si è sbilanciata, ma ha convocato i sindacati interni per il prossimo 5 settembre. Nel frattempo le pattuglie resteranno a piantonare il travertino della fontana.

Fonte: Il Messaggero