Rovigo, schiaffi a una bambina: maestra sostegno a processo

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Febbraio 2016 - 14:55 OLTRE 6 MESI FA
Rovigo, schiaffi a una bambina: maestra sostegno a processo

Rovigo, schiaffi a una bambina: maestra sostegno a processo (Foto d’archivio)

ROVIGO – Schiaffi sulle mani e sulla nuca, qualche sberla in faccia, una sculacciata. Per questo una maestra di sostegno in servizio all’Istituto comprensivo di Porto Tolle (Rovigo) è finita a processo. A denunciarla è stata la mamma dell’allieva vittima dei presunti abusi che all’epoca, da ottobre a dicembre 2012, aveva appena 8 anni.

La donna, di 45 anni, è accusata di abuso dei mezzi di correzione. Non era sua intenzione fare del male alla bambina, ma secondo la madre avrebbe contribuito, coi suoi modi poco ortodossi, ad aggravare il già precario equilibrio psichico della figlia.

 

Ne parla Francesco Campi sul quotidiano Il Gazzettino:

Ieri, davanti alla giudice Silvia Varotto, si è aperta l’istruttoria ed è stata ascoltata, a porte chiuse, la testimonianza di una compagna di classe della bambina, nonché il racconto della madre stessa. Ripercorrendo le vicende, risalenti al periodo che va dall’ottobre al dicembre 2012, la donna ha sottolineato come la figlia avrebbe avuto in quel periodo un comportamento particolarmente aggressivo anche nei suoi confronti e come la causa fosse stata stata trovata proprio nell’atteggiamento che, secondo quanto la piccola avrebbe riferito, l’insegnante di sostegno avrebbe avuto nei suoi confronti in più occasioni. Alcuni anche non particolarmente gravi in assoluto, come dei forti rimproveri alla presenza dei compagni, ma comunque tali da creare ulteriori problemi ad una bimba che già aveva delle difficoltà. In seguito a questi fatti, oltre a segnalare il tutto alla polizia, la mamma ha cambiato scuola alla figlia, dovendo fra l’altro seguire un diverso percorso di sostegno particolarmente oneroso. È per questo che la donna si è costituita parte civile nel processo contro l’insegnante. Il processo è stato aggiornato al 4 luglio quando dovrebbero essere sentiti altri testimoni.