Salmone, parassita frena produzione: salgono prezzi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Gennaio 2017 - 05:37 OLTRE 6 MESI FA
Salmone, parassita frena produzione: salgono prezzi

Salmone, parassita frena produzione: salgono prezzi

ROMA – Avete notato che il salmone (uno dei pesci più cucinati e mangiati in Italia e in tutta Europa) è diventato più caro? La spiegazione è dovuta ad un parassita di mare, un pidocchio che colpisce soprattutto i pesci di allevamento ma che sta cominciando a contagiare, seppur in misura minore, anche i salmoni “liberi”. L’attività di questo pidocchio sta riducendo progressivamente la produzione del salmone, portando anche ad un conseguente aumento dei prezzi.

Come riporta Repubblica, Trym Eidem Gundersen, direttore in Italia del Norwegian Seafood, ammette: “Stiamo investendo molto anche perché i costi per le perdite sono elevati e bisogna individuare interventi più efficaci per combattere il pidocchio naturalmente. In ogni caso da quest’anno la produzione sarà un po’ più alta”. I parassiti hanno “via libera” quando l’uomo altera l’equilibrio biologico naturale degli animali, come spiega il veterinario Paolo Zucca:

“Normalmente il parassita non ha alcun interesse a uccidere il proprio ospite ma tutto cambia se l’uomo modifica le regole del gioco. Se lo spazio non è più l’oceano, ma le gabbie, per quanto spaziose, si altera l’equilibrio. Inoltre la diffusione è favorita dalla minore variabilità genetica: i pesci allevati sono tutti uguali geneticamente, quindi il parassita trova terreno facile perché i suoi obiettivi sono uguali e tutti concentrati. E diventa anche più cattivo man mano che va avanti”.

Un intervento non è abbastanza, sono necessarie in questo caso un insieme di strategie come: modificare la struttura delle gabbie per evitare l’ingresso alle larve, il laser e i pesci pulitori, i lumpsucker, che mangiano i pidocchi attaccati alla pelle del salmone. La lotta degli uomini contro i pidocchi è in realtà una guerra senza esclusioni di colpi tra l’uomo e la natura: i pidocchi infatti ormai hanno sviluppato una certa resistenza ai farmaci, da cui sono diventati immuni.