Salva-banche, pensionato suicida: ha perso 110mila euro

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Dicembre 2015 - 21:28| Aggiornato il 10 Dicembre 2015 OLTRE 6 MESI FA
Salva-banche, pensionato si suicida: ha perso 100mila euro

Ansa

CIVITAVECCHIA (ROMA) – Un pensionato che aveva investito 11omila euro in una delle banche in difficoltà si è suicidato impiccandosi alla ringhiera del balcone di casa. L’uomo, D.L. di 70 anni, di Civitavecchia in provincia di Roma, non ha retto allo choc del provvedimento di salvataggio delle banche in difficoltà che ha di fatto azzerato i crediti degli obbligazionisti.

La notizia è stata diffusa dal sito locale Etruria News: il suicidio è avvenuto il 28 novembre, ma solo oggi i suoi familiari hanno ritrovato la lettera nel computer scritta dal pensionato per spiegare il gesto. L’uomo, spiega Etruria News, aveva investito 100mila euro in obbligazioni subordinate emesse da Banca Etruria (le altre tre banche in difficoltà sono Banca Marche, Carife e Carichieti). L’associazione “Vittime del Salva-Banche”, in un comunicato ha confermato la notizia e inviato le condoglianze alla famiglia.

Secondo Etruria News, il pensionato era un ex dipendente dell’Enel. La banca Etruria avrebbe azzerato i suoi risparmi: 110 mila euro suddivisi tra obbligazioni, un lingotto d’oro e contanti. La lettera, secondo quanto riferisce Paolo Gianlorenzo, il direttore della testata online, è stata trovata dagli inquirenti nel pc dell’anziano.”La lettera è un atto di accusa nei confronti della banca Etruria – dice Gianlorenzo -. Il signore era un correntista da 50 anni e da mesi cercava di rientrare in possesso dei suoi soldi: aveva anche detto alla banca che era pronto ad accontentarsi di una somma più bassa. Inoltre – spiega ancora Gianlorenzo – accusa l’istituto di credito di avergli cambiato il profilo da basso ad alto rischio e di avergli addirittura mandato un funzionario da Arezzo per rassicurarlo che i suoi risparmi sarebbero stati in buone mani”.

Etruria News spiega ancora che l’uomo si era rivolto a diverse persone per chiedere aiuto e consiglio. Tutti avevano però risposto all’uomo nello stesso modo: non aveva più speranze di tornare in possesso di quei risparmi. Appresa la notizia del suicidio, le associazioni di consumatori Adusbef e Federconsumatori hanno subito chiesto “al procuratore di Civitavecchia di aprire una indagine per istigazione al suicidio. E per verificare se il decreto di Bankitalia adottato dal governo sulla risoluzione delle 4 banche sia compatibile con le norme penali e con la Costituzione che all’articolo 47 tutela il risparmio”.

Circa 400 i partecipanti, con le loro storie drammatiche e gli interventi tutti mirati a trovare una soluzione per recuperare in toto le cifre perdute. Si è trattato sostanzialmente di un momento di incontro e di confronto dove non sono mancati attimi di tensione nei confronti del governo, accusato di “non aver fatto niente” per evitare quella che in diversi hanno definito “una catastrofe”: “Avete salvato le banche, avete inguaiato noi”. Un pensionato ha detto di aver perduto i suoi unici ventimila euro messi da parte. La maggior parte dei partecipanti si è detta contraria all’ipotesi di poter rientrare in possesso di solo una parte di quanto perduto.