Donna incinta uccisa a Trapani, Salvatore Savalli accusa amante: “E’ stata lei”

Pubblicato il 9 Luglio 2012 - 13:50 OLTRE 6 MESI FA

TRAPANI – Lei, l’amate (Giovanna Purpura) aveva accusato lui (Salvatore Savalli) di aver ucciso e dato fuoco alla moglie incinta (Maria Anastasi) a Trapani; poi lui, davanti al giudice, ha scaricato tutta la colpa su di lei e ora entrambi sono indagati. Giovanna Purpura è stata iscritta nel registro degli indagati come “atto dovuto” ha precisato il procuratore capo, Marcello Viola.

Un nuovo colpo di scena nell’inchiesta sul brutale omicidio di Maria Anastasi, dunque, la donna incinta al nono mese di gravidanza il cui cadavere semi carbonizzato e con il cranio fracassato è stato trovato giovedì 5 luglio nelle campagne di Trapani. Nel corso dell’udienza di convalida del fermo davanti al Gip Antonio Cavasino, il marito della donna, Salvatore Savalli, accusato del delitto, ha cambiato nuovamente versione accusando Giovanna, la sua amante.

Era stata proprio quest’ultima sabato ad accusare a sua volta l’uomo, affermando di avere assistito terrorizzata all’omicidio. Purpura aveva raccontato che Savalli avrebbe colpito con una vanga in testa la moglie e poi avrebbe bruciato il corpo della donna. Una versione che è stata però completamente ribaltata da Savalli, che ha accusato invece l’amante di essere la responsabile del delitto.

C’è attesa intanto per l’esito dell’autopsia sul cadavere della vittima: c’è da accertare se Maria Anastasi era ancora viva nel momento in cui è stato appiccato il fuoco o è stata bruciata viva. Era stato uno dei tre figli di Savalli a raccontare che il padre era uscito di casa insieme alla moglie e alla sua amante con una tanica di benzina.