Cannabis terapeutica: nel Lazio e in Lombardia arriva la proposta di legge

Pubblicato il 18 Novembre 2010 - 18:45 OLTRE 6 MESI FA

Una proposta di legge per consentire l’utilizzo di cannabis in ambito terapeutico ed alleviare la sofferenza di migliaia di pazienti affetti da gravi patologie è stata presentata alla Regione Lazio dai consiglieri Rocco Berardo della Lista Bonino-Pannella e Luigi Nieri di Sinistra Ecologia e Libertà.

”Quello che serve è un protocollo attuativo perche’ esiste gia’ un decreto ministeriale che consente l’uso di queste sostanze – ha detto Berardo – Non si può perchè è necessaria l’approvazione da parte delle Regioni. Oggi parte anche una campagna di comunicazione a livello nazionale da parte delle associazioni Pic, Luca Coscioni e Cannabis terapeutica che hanno partecipato a scrivere il progetto di legge”.

Il testo prevede l’uso di cannabis o di farmaci a base di cannabinoidi in ambito ospedaliero o anche in ambito domiciliare, previa prescrizione dei medici; è prevista inoltre l’attivazione di una convenzione con lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze per la produzione e lavorazione di cannabis medicinale coltivata in Italia. ”Il rapporto benefici-costi dell’uso della cannabis è ottimo – ha spiegato Paolo Crocchiolo dell’associazione Cannabis Terapeutica – non dobbiamo essere prigionieri di pregiudizi. La situazione attuale è assurda. Si tratta di riconoscere una verità scientifica e cioè che la cannabis può essere utile per alleviare la sofferenza di certe patologie”.

”Mi sembra un buon inizio – ha commentato Nieri – le Regioni è necessario che si dotino di questo strumento già previsto dalla legge. Prima la Toscana e poi la Puglia hanno già adottato misure simili. Penso alle migliaia di persone che ne potrebbero usufruire, in particolare quelli affetti da Sla. Alcuni pazienti pagano oltre 600 euro per farsi arrivare le medicine a base di cannabinoidi dell’estero”.

La medesima proposta di legge è stata presentata anche nel consiglio regionale di Milano. A chiedere che ”la libertà di cura esista davvero in Lombardia” è Chiara Cremonesi, consigliere di Sinistra Ecologia e Libertà, che ha depositato una proposta legislativa realizzata con le associazioni Luca Coscioni, Pic – pazienti impazienti cannabis e l’associazione Cannabis Terapeutico. ”C’è un pregiudizio ideologico nei confronti dei derivati naturali o di sintesi della cannabis – ha spiegato Cremonesi – che limita la libertà di cura di malati con patologie gravi, come i tumori”.