Roma, accuse contro il suo legale: Lady Asl indagata per calunnia

Pubblicato il 6 Luglio 2010 - 15:24 OLTRE 6 MESI FA

Lady Asl, al secolo Anna Giuseppina Iannuzzi, è  stata iscritta nel registro degli indagati per calunnia e falso. A costarle gli approfondimenti della giustizia le accuse al suo ex legale, morto poi per un male incurabile: la Iannuzzi lo riteneva responsabile  di aver falsificato la sua firma apposta in calce alla procura speciale necessaria per il rito abbreviato.

Una decisione cui il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e il sostituto Giovanni Bombardieri sono giunti dopo la trasmissione degli atti da parte della I sezione della Corte d’Appello cui si è celebrato il processo di secondo grado nei confronti della donna, imputata in una delle tranche dell’inchiesta su una maxi truffa che sarebbe stata perpetrata ai danni del servizio sanitario regionale.

Proprio quando il processo era giunto alle fasi finali, la Iannuzzi ha depositato una memoria con la quale accusava il suo legale di presunte falsificazioni. Secondo la donna, durante uno dei colloqui il legale, il noto penalista Ugo Longo (deceduto nel marzo del 2009) si sarebbe fatto firmare trenta fogli in bianco per procedere a chiedere la sua scarcerazione.

La Iannuzzi si sarebbe poi resa conto che con tali fogli avrebbe potuto anche essere sollecitato l’accesso al rito abbreviato, cui lei sarebbe stata contraria. Il 5 marzo 2007 il gup Adele Rando la condannò con rito abbreviato a otto anni di reclusione, pena che il 22 dicembre 2009 è stata ridotta a sei anni dalla Corte d’Appello.