Santone Paolo Meraglia: dopo 20 anni di stupri, almeno tre le adepte incinte

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Marzo 2017 - 09:17 OLTRE 6 MESI FA
Santone Paolo Meraglia, 20 anni di stupri: 3 incinte, voodoo e sacro graal

Santone Paolo Meraglia, 20 anni di stupri: 3 incinte, voodoo e sacro graal

TORINO –  Dopo 20 anni di stupri, il bilancio per il santone Paolo Meraglia è di tre donne incinte dopo i rituali satanici a luci rosse. Nella rete del santone sono finite tre sorelle, ora madri dei figli di Meraglia, che si erano rivolte a lui per riuscire ad avere un bambino e per trovare un lavoro. Tra i suoi adepti anche un uomo, ora deceduto, che in passato ha ricoperto cariche politiche

Carlotta Rocci sul quotidiano Repubblica nell’edizione di Torino scrive che le coppie che cercavano di avere un figlio si rivolgevano a Paolo Meraglia e andavano in quella mansarda in via Canonica 15, dove il santone aveva rapporti con le sue adepte salvo poi invitarle ad avere rapporti appena arrivate a casa:

“Con lo “scambio di forza”, che naturalmente era un rapporto sessuale, il santone sosteneva di riuscire a sbloccare la maternità delle donne. Naturalmente il consiglio era di avere un rapporto sessuale con il proprio marito subito dopo la “seduta”, così da scongiurare qualunque sospetto da parte del coniuge. “So che ci sono state alcune gravidanze portate a termine dalle partecipanti che si erano sottoposte a questi riti sessuali di gruppo, dove inevitabilmente Paolo era il padre dei bambini” ha dichiarato la “vestale” della setta, madre del giovane Giorgio, quando è partita l’inchiesta sulle violenze nei confronti della fidanzatina del figlio”.

Con l’inizio delle indagini sono state intercettate alcune conversazioni e si è scoperto per esempio che tre sorelle erano finite nella rete della setta. La primogenita perché non riusciva ad avere un figlio, e dopo la “cura” era rimasta incinta. Così aveva introdotto la sorella di mezzo: il suo problema era che non riusciva a trovare lavoro. Poi, aveva avuto un figlio anche lei. Infine il mago aveva messo gli occhi addosso alla sorella più piccola e aveva chiesto a Giorgio ad avvicinarla: “Si è lasciata con il ragazzo, è molto carina, rende più dal vivo che nelle foto” diceva per convincerlo a farla partecipare alle orge, che si differenziavano spesso a seconda del problema che le donne dicevano di voler risolvere”.