Sara Del Mastro gettò l’acido addosso al fidanzato. I genitori: “Ora paghi fino in fondo”

di redazione Blitz
Pubblicato il 8 Giugno 2019 - 09:49| Aggiornato il 3 Agosto 2019 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Sara Del Mastro è la donna di 38 anni arrestata con l’accusa di aver gettato dell’acido addosso a Giuseppe Morgante, un ragazzo di 29 anni con cui ha avuto una relazione durata solo 40 giorni.

Della vicenda che riguarda la Del Mastro, sono ora a parlare i genitori. Si tratta di due persone assolutamente normali: il padre è un operaio in pensione di 65 anni, la madre un impiegata di 60 anni.

I genitori, in un’intervista al Corriere della Sera non giustificano quanto fatto dalla figlia e parlano dei suoi evidenti problemi psicologici ma senza sconti: “Ha fatto del male ad un’altra persona. L’ha fatto da madre, e in ogni suo comportamento una madre deve pensare non a se stessa ma ai figli, deve pensare a quali saranno le conseguenze… Che paghi fino all’ultimo giorno la sua colpa. Fino all’ultimo minuto. Non abbiamo invocato i domiciliari e non l’abbiamo mai nemmeno ipotizzato”.

Il riferimento è alla figlia di Sara, una bimba di 8 anni che vive coi nonni. Da quando è nata Sara non l’ha quasi mai accudita e il padre della bimba è praticamente subito sparito.  A parlare della vicenda sono anche gli zii che, al giornalista del Corriere, raccontano: “Lei odia gli uomini”. la prova sarebbe anche l’ultima relazione avuta da Sara finita al centro di una puntata de Le Iene: anche in questo caso, al termine della relazione nata su un sito per incontri e finita poco dopo un mese, la Del Mastro ha cominciato a tormentare quella che sarebbe diventata la sua vittima con telefonate e minacce.

Dopo un primo servizio andato in onda a Le Iene, Sara aveva intrapreso un percorso di aiuto psicologico. A raccontarlo sono i genitori che ora sono concentrati solo sulla nipote: “Non vogliamo commettere il minimo errore. La piccola è seguita anche da uno psicologo, è circondata dal massimo amore”.

A decidere sarà il Tribunale dei minori. Decisione difficile che, come spiegano i nonni della piccola, non dipende solo da loro ma anche dalle “valutazioni di assistenti sociali e giudici”. I parenti di Sara, sul finire dell’intervista, chiedono delle condizioni di salute della vittima Giuseppe Morgante, senza nascondere il proprio imbarazzo: “Non osiamo disturbare la sua famiglia per chiedere notizie”.

Fonte: Corriere della Sera, TgCom