Sara Di Pietrantonio, il ragazzo: Mi proteggeva da Vincenzo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Giugno 2016 - 09:23 OLTRE 6 MESI FA
Sara Di Pietrantonio, il ragazzo: Mi proteggeva da Vincenzo

Sara Di Pietrantonio, il ragazzo: Mi proteggeva da Vincenzo

ROMA – Gli amici ora fanno da scudo ad Alessandro, il collega di facoltà che la povera Sara Di Pietrantonio aveva scelto di frequentare dopo aver mollato la relazione con Vincenzo, il suo assassino. “Non mi posso perdonare di non averla accompagnata a casa”, non si dà pace Alessandro.

“Sara non aveva paura di Vincenzo, non immaginava che lui potesse farle veramente del male, in fondo le dispiaceva che soffrisse. Anche quella sera non ha voluto che lui la scortasse”, racconta a La Stampa uno dei suoi migliori amici. Sara non temeva per sé, piuttosto aveva paura che potesse prendersela con il suo nuovo fidanzato.

E del resto le ammissioni dell’assassino reo confesso agli inquirenti sembrano andare in questa direzione: “Volevo incendiare l’auto di Alessandro, era questo il mio progetto iniziale”, ha dichiarato per giustificare il fatto che portasse con sé una boccia di alcool.

A meno che – è il sospetto – non abbia fatto questa ammissione per non vedersi accollare anche la premeditazione che in effetti almeno in questa prima fase non gli è stata contestata perché il giudice per le indagini preliminari non aveva ancora acquisito sms e tabulati che danno conto dello stalking ossessivo.

La procura non molla la strada della premeditazione, forte dei tabulati telefonici, ma anche delle dichiarazioni dei testimoni tra cui la madre e lo stesso Alessandro che aveva il cellulare sincronizzato con quello di Sara e quindi riusciva a vedere gli sms. «Vincenzo spuntava praticamente ovunque e a qualunque ora. Impossibile che fosse sempre una coincidenza, mi diceva Sara – ha messo a verbale -. Ed io ero d’accordo con lei». (Maria Corbi, Antonio Pitoni, La Stampa)