Sara Tommasi: gli sms, le feste e il premier. “Io, perseguitata da Berlusconi”

Pubblicato il 9 Febbraio 2011 - 09:44 OLTRE 6 MESI FA

Sara Tommasi

Un giro di sms e telefonate, a volte con tono conciliante, molto più spesso con fare risentito e adirato. Sara Tommasi potrebbe essere sentita dalla procura di Napoli che indaga su un giro di prostituzione, come persona informata sui fatti. Intanto la sua abitazione milanese è stata perquisita alla ricerca di materiale utile alle indagini.

Dalle intercettazioni, pubblicate  dal quotidiano Repubblica, emergerebbero, tra gli altri, anche i suoi contatti diretti con il premier, suo fratello Paolo, la eurodeputata Licia Ronzulli. Nessuno di loro è indagato, ma certo la showgirl può vantare un ampio giro di conoscenze nello spettacolo e nella politica ad alti livelli.

Un giro che in sms la ragazza riassume così: “Alla fine questo lavoro ti vogliono spingere a diventare lesbica, no. Perché i potenti si elettrizzano quando vedono giochini a due e tre. Quindi vogliono che tu ti trovi una tua amichetta di giochi. Ma a me non piacciono le donne”.

Al centro dell’indagine napoletana c’è Vincenzo Saiello, detto Bartolo, introdotto nel mondo dello spettacolo e in contatto con Fabrizio Corona. Secondo Repubblica Bartolo avrebbe procurato alla Tommasi incontri con personaggi importanti per avere serate e sponsorizzazioni, incontri che spesso sarebbero finiti in festini. A un certo punto la ragazza dice basta. In sms a Bartolo scrive: “Né te, né Lele, né Fabrizio (Lele Mora e Fabrizio Corona secondo gli investigatori) né le markette K volevi farmi fare né il giro squallido di Marina Berlusconi K volevate farmi frequentare o dei festini privati”. E ancora sempre a Bartolo: “Mai avrò successo perché non amo skopare non amo ubbidire ai disgustosi frocioni Kome voi e non mi arrivano soldi. Hai capito coglione? Le markette n”.

Paolo Berlusconi. Sara Tommasi scrive sms al veleno al fratello del premier. “Se io mi devo kurare, tu piantala con cocaina, cani e mignotte! E festini sexy non me ne sbatte un cazzo. Stronzo!”.

La scorta del premier. Il 9 settembre 2010 Sara Tommasi è a Roma. Ha un appuntamento con Bartolo e un suo collaboratore per un appuntamento importante. Ma la ragazza alla fine fa saltare l’incontro perché nel frattempo deve vedere qualcuno di più importante. Bartolo insiste, le dice di scendere che la aspetta in macchina. “No. devo vedere una persona che non vedo da un sacco di tempo che mi ha chiamato adesso. Capito”. Dice lei. Secondo gli investigatori quella persona è Silvio Berlusconi. Poco dopo Bartolo commenta la scena vista sotto casa della Tommasi. ” Guagliò, in vita mia non mi è mai capitata una cosa del genere. Mentre stiamo aspettando ci ha mandato un messaggio. “Adesso scendo”. È arrivata due macchine con le guardie del corpo di Berlusconi. Se la sono venuta a prendere a questa e se la sono portata. Guarda, è una cosa incredibile”. E poi spiegano: “Ci ha fatto andare fin là… sto scendendo… sto scendendo… bello e buono abbiamo visto arrivare queste due macchine: un’Audi A8 e un’Audi A6”.

Sms a Berlusconi. Il tono degli sms di Sara Tommasi al premier è a volte garbato, a volte decisamente adirato. Il 12 gennaio 2010 scrive: “Mi sei mancato tanto. Spero tu mi possa richiamare presto. Ti amo ancora sai?”. Di tutt’altro segno il contenuto del 15 gennaio. La Tommasi scrive: “Spero k krepi kon le tue Troie”. “Stai abusando di potere”.

“Sono perseguitata da Berlusconi”. Il 18 gennaio la ragazza si sfoga al telefono con la madre. Piange e sembra disperata: “Mamma sono in taxi sto a Milano… sono venuta sopra per non fare un cazzo alla fine. Sono venuta per due appuntamenti ma poi alla fine non sono serviti a a un cazzo.. e basta. ora sto qua a rompermi i coglioni.. con la gente che mi droga a destra e sinistra.. guarda una cosa.. non so più dove scappare… non so più dove scappare.. guarda (e Sara scoppia a piangere scrivono gli inquirenti) sono perseguitata… da Berlusconi e da tutti.. non so dove mettere le mani…”. E la madre: “Devi uscirne fuori da questa storia chiudi dentro e sta tranquilla. Poi con tutti i casini che ci stanno… con Berlusconi che è stato indagato…”.

Licia Ronzulli. Scambi di telefonate e sms anche con l’eurodeputata del Pdl. Una prima volta, alla vigilia di Natale, la Ronuzlli di lamenta di sms ricevuti e dal tono poco gradevole. la Tommasi risponde che sarebbero stati scritti “da una ragazza a me vicina e per gelosia”. Il 4 gennaio la showgirl scherza e scrive alla Ronzulli: “Kiss kiss me Licia”. La risposta è gelida: “È bene che tu sappia che il mio cell è sotto controllo. Quindi tutto passa attraverso la procura, messaggi e telefonate”.