Sarah Scazzi. Ora e arma del delitto non coincidono, zio Michele di nuovo nei guai?
«L’ha strozzata con una cintura», ha confessato Michele Misseri. Ne ha fornita una, trovata nella sua Marbella rossa ma niente non sarebbe quella con cui è stata ammazzata Sarah. Nessuna traccia nemmeno sulle altre 49 trovate nella villetta di Via Deledda ad Avetrana. Poi ha tirato in ballo la figlia Sabrina, prima come complice e poi come assassina numero uno della cugina.
Cosa è successo però quel 26 agosto alla povera Sarah? Se nel suo stomaco non è stato trovato cibo, e invece lei aveva pranzato a casa Misseri, allora l’ora del delitto non è intorno alle 14. E quindi se fosse così, se Sarah fosse stata ammazzata molto dopo allora Sabrina ne uscirebbe fuori o quasi.
Cosa farà allora Misseri padre, cambierà versione? «Se dovesse avvenire una cosa del genere – ha dichiarato il suo legale Daniele Galoppa – vorrei capire se avviene in maniera volontaria o no. In questa seconda ipotesi non esiterei a rinunciare al mio mandato».
Il fratello di Sarah, Claudio ha commentato: «Non mi sembra tanto normale dare ben sette versioni diverse di un delitto» ha detto il fratello di Sarah, durante il suo intervento alla trasmissione “Quarto Grado”. «Ora – ha aggiunto – ne vuol dare una nuova. Speriamo sia quella vera».