Sciopero contro alunno autistico: le mamme non mandano a scuola i figli

di redazione Blitz
Pubblicato il 10 Novembre 2016 - 20:26| Aggiornato il 11 Novembre 2016 OLTRE 6 MESI FA
Sciopero contro alunno autistico: le mamme non mandano a scuola i figli

Sciopero contro alunno autistico: le mamme non mandano a scuola i figli

PALERMO – Martedì scorso Marco (nome di fantasia) è andato a scuola ma in classe non c’era nessuno. Le mamme dei suoi compagni di scuola si erano messe d’accordo per scioperare proprio contro di lui: hanno voluto manifestare il disagio provocato dalla sua presenza in classe. Marco ha sette anni ed è autistico: ogni tanto, per via della sua condizione, capita che si metta ad urlare in classe. Accade in una scuola elementare in provincia di Palermo.

La madre del disabile – come riporta il quotidiano la Repubblica – si è rivolta all’associazione Parlautismo, che a sua volta ha scritto al ministero dell’Istruzione. Dal canto suo la scuola mette le mani avanti. La preside puntualizza come il gesto delle mamme sia stato del tutto inaspettato: “Non sapevamo nulla della protesta – ha ribadito – E’ stato un episodio estemporaneo. Ho subito convocato i genitori per capire quello che era successo”.

In una nota diffusa dalla dirigenza scolastica, si precisa che “l’azione è rientrata con lettera di precisazione inviata alla mamma dell’alunno. L’alunno, in atto, è pienamente integrato nella classe, anche alla luce dei principi di inclusione che questa istituzione scolastica ha portato avanti da sempre. Pertanto, l’episodio, che ha destato tanto clamore mediatico, va ricondotto ad una presa di posizione estemporanea da parte di alcuni genitori a seguito di reazioni non previste e non prevedibili di cui talvolta è protagonista l’alunno”.

La madre del bimbo, però, sostiene che il figlio viene tal volta emarginato. “Ha un rendimento altissimo – ha spiegato – ma viene identificato come un bambino che si comporta male. E quindi viene punito: a esempio, è stato obbligato a mangiare da solo”.

Intanto la notizia approda sul tavolo del Ministero, con il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, che commenta indignato: “La scuola deve essere un luogo accogliente. Ho chiesto all’Ufficio scolastico regionale di accertare immediatamente quanto è accaduto: un bambino non può essere isolato e punito perché autistico. Farlo significherebbe negare la missione stessa dell’istituzione scolastica”.