Scuola, 21mila professori presto assunti. Decreto entro il 31 agosto

Pubblicato il 7 Agosto 2012 - 16:00 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Basta sacrifici per la scuola, quest’anno verranno assunti 21mila insegnanti. A dare il lieto annuncio è il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, che annuncia anche che non ci saranno nuovi sacrifici per il comparto scuola nella spending review parte seconda.

Profumo dice: “Siamo in fase di firma del decreto- spiega- c’è l’accordo con la Funzione pubblica e il Tesoro, abbiamo avuto tutti gli ok necessari. Sono confermati i 21mila docenti. Entro il 31 agosto saranno fatte tutte le operazioni- rassicura il ministro- sugli Ata siamo ancora invece in una fase di definizione”. Per i tecnici-amministrativi, infatti, i tempi saranno più lunghi a causa della spending review che è in corso di approvazione e che prevede la trasformazione in Ata dei docenti non idonei.

In un eventuale seconda fase della spending review, a settembre, non ci saranno comunque altri sacrifici per il settore della scuola, se verranno portati a termine tutti i processi di riorganizzazione. Lo assicura il ministro Profumo che aggiunge: “Credo che i processi di dematerializzazione e semplificazione ci consentirà di recuperare risorse», e quindi «da un organizzazione migliore si possono recuperare quelle risorse di cui abbiamo bisogno”.

Marcello Pacifico, presidente Anief, si dice entusiasta: “Non possiamo che essere soddisfatti: malgrado il blocco del turn over, i tagli agli organici e le riconversioni obbligatorie del personale inidoneo e soprannumerario, per il secondo anno consecutivo l’Anief ha costretto il governo ad assumere più di 20mila docenti precari”. Il sindacato ha dimostrato ancora una volta che “laddove non è riuscito ad arrivare il Parlamento, dando seguito ad un propria legge del 2006, è stata efficace la pressante opera dei suoi rappresentanti e dei propri legali: attraverso migliaia di ricorsi avviati negli ultimi mesi – ricorda Pacifico – abbiamo inferto, per abuso di contratti a termine, pesanti condanne alle spese a carico dell’amministrazione. La quale non ha così potuto fare altro che adoperarsi nei confronti del Governo per consentire il massimo delle assunzioni consentite”.