Scuola, bigliettini in pensione: per copiare basta un orologio

Pubblicato il 20 Dicembre 2011 - 15:31 OLTRE 6 MESI FA

VICENZA, 20 DIC – In pensione i bigliettini da sbirciare durante i compiti per 'rinfrescare la memoria' o copiare di sana pianta. Alla bisogna, nel tempo delle tecnologie, accanto ai telefonini, spopolano strumenti d'uso comune, come gli orologi, che pero' hanno una 'memoria' carica di dati. Su un sito cliccato dai ragazzi in cerca di novita' sul mondo della scuola gira la proposta di un ''orologio-bigliettino'' con lo slogan ''i vostri professori non vi scopriranno mai''.

Niente di piu' illusorio, a quanto pare, visto quanto e' avvenuto in un istituto superiore a Vicenza dove alcuni studenti sono stati notati dal professore mentre con troppa insistenza guardavano l'ora durante un compito di fisica. In un primo tempo, il docente – come racconta il Giornale di Vicenza – non avrebbe avuto conferme dirette dei suoi sospetti: sul quadrante compariva sempre l'ora esatta. Poi, un giro in internet e la scoperta che quel tipo di orologio ha un giga di memoria ed e' collegabile a un motore di ricerca. Per i ragazzi della classe ci sarebbe stato così un richiamo verbale, ma nessun provvedimento disciplinare. Il "finto" orologio, durante i compiti, potrebbe essere presto messo al bando nell'istituto vicentino.

"Arriveremo ad obbligare i ragazzi a consegnare l'orologio prima di iniziare il compito – spiega all'ANSA il professor Pietro Sergio Cervellin, preside della scuola – così come avviene per i cellulari. Sono convinto che se questo orologio innovativo diventerà di moda in tutta Italia, anche nei prossimi esami di maturità, oltre al telefonino bisognerà consegnare per legge anche l'orologio". "Nessun studente è stato pizzicato – rileva il preside – e quindi sino a questo momento non ci sono stati provvedimenti. Da quanto capito, in un frazione di secondo, tramite un tastino, si può tornare allo schermo con l'ora, quindi di fatto appare molto difficile per un insegnante avere la certezza matematica dell'utilizzo in quel modo, anche perché l'orologio è nascosto sotto il polsino". "C'è quasi la certezza – aggiunge – che in realtà questo orologio venga utilizzato in altre scuole. Ecco perchè, con un po' di vanto, posso dire che i nostri insegnanti sono stati così bravi ad accorgersene per primi. Noi comunque abbiamo affrontato il problema con i professori e a loro abbiamo detto di fare ulteriore attenzione".

"Abbiamo incontrato – conclude il preside – anche il Comitato Genitori e i rappresentanti degli studenti, con i quali siamo arrivati alla conclusione che a scuola si viene per imparare e crescere e non per inventare gesti scorretti. Chi imbroglia si troverà in seria difficoltà più avanti, magari agli esami di maturità, dove i controlli sono più rigorosi".