Scuola verso la rivoluzione: no supplenti, no precari, sì sponsor privati

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Agosto 2014 - 12:11 OLTRE 6 MESI FA
Scuola verso la rivoluzione: no supplenti, no precari, sì sponsor privati

Foto d’archivio

ROMA – No ai precari, no ai supplenti, sì agli sponsor privati. La scuola si prepara ad una rivoluzione da un lato con l’ingresso dei capitali privati nella scuola pubblica, dall’altro con l’abolizione del precariato e le supplenze, “agente patogeno del sistema scolastico, batterio da estirpare” secondo il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini che ha presentato la riforma della scuola al vaglio del governo.

Per la Giannini occorre rivedere il rapporto tra istruzione professionale e lavoro secondo il modello tedesco “che funziona bene da trent’anni”. Valutare gli insegnanti per il merito e non solo per l’anzianità: introdurre anche scatti di reddito ma sulla base di una progressione della loro attività professionale.

Ecco le misure punto per punto:

Supplenti

“Le supplenze – ha detto la Giannini – vanno riconsiderate perché si sa già dall’inizio dell’anno scolastico quali sono i posti da sostituire stabilmente”. “I supplenti non saranno eliminati fisicamente – ha ironizzato Giannini – come vedrete”. L’obiettivo è quello di “ragionare in termini di organico funzionale e non di organico di diritto che si distingue dall’organico funzionale”.

“L’edilizia scolastica era un’emergenza e continua a esserlo ma si sta lavorando con progetti già cantierati. Penso che anche il lavoro sulle ‘infrastrutture umane’ della scuola, come gli insegnanti, l’autonomia, le competenze dei ragazzi, sia una parte fondamentale”

Scuola media inferiore

E’ quello della media inferiore il segmento della scuola italiana che ha più bisogno di “interventi”. Ne è convinta il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. “La scuola media inferiore – spiega al Meeting di Cl – risente di tante mancate attenzioni e di aggiustamenti che vanno apportati”.

Linee guida

Venerdì 29 agosto saranno presentate dunque linee-guida “operative” che non avranno tuttavia ripercussioni immediate sull’anno scolastico che sta per iniziare.

Non ci saranno riforme dei cicli (medie, liceo quadriennale), si ribadirà la centralità di provvedimenti già presi da precedenti governi (il piano per lo sport, le lezioni di coding per quanto riguarda l’informatica, il ripristino della geografia come materia di studio in alcuni indirizzi superiori, l’approfondimento dell’inglese, l’allargamento del wifi a tutte le scuole, l’alternanza scuola-lavoro