Sergio Solimo: “Ricompensa di 2mila euro a chi mi riporta mio figlio”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Novembre 2014 - 15:27 OLTRE 6 MESI FA
Sergio Solimo: "Ricompensa di 2mila euro a chi mi riporta mio figlio"

Sergio Solimo con il piccolo Francesco e Tania Polito (foto da Facebook)

SALERNO – “Una ricompensa di duemila euro a chi mi riporta mio figlio Francesco“: a mettere la “taglia” è Sergio Solimo, operaio di Sant’Arsenio (Salerno). Sono passati ormai quattro anni da quando la sua compagna e madre di suo figlio, Tania Polito, è partita per il Venezuela insieme a Francesco. Avrebbe dovuto essere un viaggio di piacere, per partecipare al matrimonio di un parente. Ma dal Sud America non sono più tornati.

Racconta Pasquale Sorrentino sul Mattino che dal Venezuela Tania disse a Sergio che non sarebbe più rientrata in Italia.

“Da allora è cominciata la battaglia di Sergio Solimo, operaio di Sant’Arsenio, per riavere il piccolo Francesco. Una battaglia vinta dal punto di vista legale (con tutti i gradi di giudizio italiani e venezuelani che gli hanno dato ragione) ma non dal punto di vista pratico: il bambino è ancora in Venezuela.

Così Sergio ha deciso di reagire proponendo una ricompensa a chiunque gli possa dare notizie del figlio:

“Di fronte all’assenza di risposte dallo Stato italiano che non libera un cittadino italiano tenuto sotto sequestro in un paese straniero e non sapendo che fine abbia fatto, offro una ricompensa a chiunque sappia darmi indicazioni su dove si trova Francesco”.

Ha spiegato al Mattino l’avvocato di Sergio:

“L’ultimo contatto con la madre e il bambino l’abbiamo avuto circa cinque mesi fa. Un contatto telefonico nel quale la madre ha fatto sentire la voce di Francesco per circa un minuto, chiedendo poi dei soldi a Sergio”.

Tania Polito è latitante, infatti, circa un anno fa è stata arrestata al suo ritorno in Italia (senza figlio) con l’accusa di sequestro internazionale di minore. Le fu quindi vietato l’espatrio ma nonostante le fosse stato sequestrato il passaporto è riuscita lo stesso a tornare in Venezuela facendo di fatto perdere le proprie tracce. «Inoltre qualche mese fa il Tribunale di Lagonegro le ha anche sospeso la patria potestà in quanto non ha rispettato quanto da lei promesso».

Sergio Solimo in questo lungo periodo ha avviato una serie di iniziative per cercare di riabbracciare Francesco. È andato anche in Venezuela ma purtroppo senza successo. Ha scritto lettere al Papa e al Capo dello Stato, ma sempre con scarsi risultati. Ora cerca una nuova via per sensibilizzare ancor di più l’opinione pubblica. Attraverso l’indirizzo mail troviamofrancesco@gmail.com chiede che chi abbia notizie sul piccolo lo faccia sapere. La ricompensa di fronte a notizie certe è di duemila euro. Inoltre sul suo profilo Facebook, Solimo ha lanciato una serie messaggi con la foto del piccolo Francesco e della madre sia in italiano che in spagnolo chiedendo notizie e aiuto.