Sicilia: dialetto sarà insegnato nelle scuole

Pubblicato il 18 Maggio 2011 - 22:04 OLTRE 6 MESI FA

PALERMO – Dal prossimo anno nelle scuole si potra’ insegnare la lingua, della storia e della letteratura siciliana. L’Assemblea regionale siciliana ha approvato questa sera la legge, primo firmatario e relatore il deputato Totò Lentini (Udc), relatore e primo firmatario.

”Il disegno di legge – spiega Lentini – è frutto di una unificazione di due proposte che tendono ad ampliare l’offerta formativa e al contempo salvaguardare il patrimonio linguistico e culturale. Tutto questo nel rispetto di quanto previsto dalla normativa nazionale nel definire i piani di studio. Nella stesura del ddl sono stati, infatti, coinvolti anche l’ufficio scolastico regionale e le università”. Per Lentini ”grazie a questo disegno di legge si aprono inoltre nuovi spazi e opportunità per i docenti precari”.

La legge prevede l’insegnamento della storia, della letteratura e del patrimonio linguistico siciliano nelle scuole elementari, medie e superiori. ”Si tratta di un testo – dice Nicola D’Agostino, deputato del Mpa e firmatario del ddl approvato in serata dall’Ars – che rivoluziona l’approccio dei siciliani verso la propria cultura, consentendo l’approfondimento di temi troppo spesso dimenticati o a volte volutamente ridimensionati. Alle nuove generazioni sarà offerta la possibilità di conoscere meglio la propria terra, la propria storia, le proprie tradizioni”.

Toccherà adesso all’assessore regionale alla Formazione, Mario Centorrino, concordare con gli organismi scolastici le forme per applicare la legge nelle scuole, attraverso il coinvolgimento dei dirigenti e dei docenti. ”Si tratta di una norma a costo zero per la Regione siciliana – prosegue D’Agostino – perche’ le materie che saranno proposte rientreranno nelle quote degli attuali piani obbligatori di studio riservate dalla legge Moratti alle Regioni, senza aumento dell’orario scolastico”.