“Signore, fai venire un ictus a Berlusconi”. Parola di Don Giorgio, il parroco anti-premier

Pubblicato il 8 Aprile 2011 - 17:24 OLTRE 6 MESI FA
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Don Giorgio

ROMA – Don Giorgio De Capitani, parroco di Monte di Rovagnate in provincia di Lecco ha duramente attaccato Berlusconi e le gerarchie cattoliche. Durante un’intervista ad Exit, il prete ha detto: “Prego Dio che gli faccia venire un ictus”.

Il tutto è andato in onda nell’ultima puntata del programma su La7. Il parroco ha anche “stigmatizzato” il Vaticano, le gerarchie ecclesiastiche, la Chiesa tutta, colpevoli di “aver mortificato il cristianesimo” con le sue “inutili battaglie contro l’aborto, le coppie di fatto, l’eutanasia”, in nome di “valori cristiani” che non esistono, perché i valori “non sono cristiani o laici, ma semplicemente umani”.

A Libero, quanto accaduto ad Exit non è proprio andato giù. E sul  prete insolito e profondamente anti-berlusconiano il quotidiano vicino alle posizioni del Governo ha dedicato un articolo: “Basta entrare nel suo sito www.dongiorgio. it per leggere le sue opinioni su tutto e tutti –  scrive Libero – con i suoi bersagli preferiti: il Cavaliere (di volta in volta definito ‘ porco’, ‘demente’, ‘coglione’) e la Lega, fra tutti, ma anche don Livio Fanzaga, il direttore di Radio Maria, definito ‘istrionico anti profeta di Cristo’. Insieme ai suoi punti di riferimento, politici e spirituali, dal ‘Manifesto’ di Karl Marx al pensiero alto di Nichi Vendola, mentre non fa mancare critiche al Papa, a cardinali e vescovi”.

(Il servizio di Exit in cui viene intervistato Don Giorgio)

Il parroco poi, in un post dal titolo “Cristo liberaci da Berlusconi! Solo tu puoi compiere il miracolo!” pubblicato all’interno del suo sito, spiega il suo punto di vista e risponde a quanto scritto da  Libero: “Una decina di giorni fa ho rilasciato nel mio studio un’intervista a La7 che è durata più di un’ora, ed è stata poi tagliata così da ridurla in uno spazio di pochi minuti. Potete immaginare con quale finezza obiettiva! Anzitutto, quando si chiede un’intervista si dovrebbe specificare il tema o i temi su cui discutere. Non tanto per prepararsi a dovere, quanto per dare all’intervistato almeno la possibilità di accettare o no di farsi intervistare. Ho rifiutato di partecipare a varie trasmissioni, sapendo prima il tema che a me non andava”.

Spiega ancora Don Giorgio: “Mi è stato chiesto di parlare del comportamento della Chiesa in riferimento al mondo politico italiano attuale. Il tema mi stava bene. Ma dalle prime domande ho capito che l’intento era ben preciso: puntare tutto sulla questione Ruby e la Chiesa. Ho cercato di allargare il campo o l’obiettivo, ma le domande tornavano sempre al chiodo fisso: la vicenda Ruby”.

Conclude il parroco di Monte di Rovagnate: “Dopo la trasmissione ho fatto le ore piccole per registrare alcune precisazioni. Ho detto solo qualcosa, anche perché chi volesse approfondire le mie idee di materiale ne ha tra diversi articoli e numerosi youtube che può trovare sul mio sito. Non giudicatemi da qualche slogan o da qualche frase estrapolata ad effetto”.

Don Giorgio ha anche pubblicato, sempre sul suo sito, un video che spiega il suo punto di vista a proposito delle sue dichiarazioni televisive: