I simboli leghisti tornano ad Adro: stavolta nell’area feste del Comune

Pubblicato il 28 Giugno 2012 - 10:23 OLTRE 6 MESI FA
adro sole alpi

Uno dei simboli alla scuola di Adro

ADRO – Rimossi dalla scuola e rimontati sul palco delle feste del Comune. I simboli del Sole delle Alpi,  tornano a far discutere ad Adro, il Paese in provincia di Brescia dove la locale scuola elementare, la Gianfranco Miglio era stata “addobbata” per volontà del sindaco proprio di simboli leghisti.

Racconta infatti il Giornale di Brescia che nell’area riservata alle feste comunali sono spuntati dei teli misteriosi. Qualche curioso è andato a vedere cosa ci fosse sotto e ha trovato dei bassorilievi che raffiguravano proprio il sindaco leghista. Immediato, ovviamente, il collegamento a quanto accaduto alla scuola. Per far rimuovere i simboli dalla Gianfranco Miglio, infatti, allora era dovuto intervenire il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini. E la vicenda non si è ancora chiusa visto che è di pochi giorni fa la richiesta di danni, da parte della Corte dei conti lombarda, proprio ai danni del sindaco Oscar Lancini e della sua giunta. I giudici gli chiedono di pagare i danni nella forma delle spese sostenute per la rimozione: circa 26 mila euro.

Lancini, però, evidentemente non si dà per vinto e ora prova a riproporre i simboli in un contesto pubblico. La risposta dei cittadini, riporta il Giornale di Brescia, non si è fatta attendere: “È così partita una raccolta di firme per chiedere al sindaco la cancellazione. Dei due promotori Maria Teresa Ferrari e Valerio Dal Pozzo, che due anni fa si dimise dal Consiglio comunale per problemi di salute, ricordando la recente iniziativa della Corte dei conti, hanno spiegato: «Siamo un gruppo di cittadini preoccupati per i due bassorilievi raffiguranti il Soledelle Alpi sui muri laterali del nuovo palco dell’area feste, simbolo politico inserito sulle schede elettorali nel logo Lega Nord. Crediamo sia una provocazione del sindaco, della sua maggioranza e del suo partito, nei confronti di una comunità che due anni fa, per una situazione analoga, ha avuto una notorietà imbarazzante, con querele e sentenze sempre sfavorevoli all’amministrazione”.