Smog a Milano, 13 giorni consecutivi oltre i limiti

Pubblicato il 25 Gennaio 2010 - 14:14 OLTRE 6 MESI FA

Dall’11 gennaio lo smog milanese si accumula senza tregua. Nuvole, nebbia, temperatura vicino allo zero. Da quel momento, le polveri sottili non sono mai scese sotto la soglia che dovrebbe proteggere la salute dei cittadini. Fanno 13 giorni consecutivi di aria fuorilegge, il record negli ultimi tre anni. Fossero ancora in vigore le vecchie leggi regionali, ieri nelle aree più inquinate della Lombardia si sarebbe bloccato il traffico. Poi le regole sono cambiate.

E a ridurre l’inquinamento, oggi, dovrebbero essere soltanto le misure strutturali come l’Ecopass (il pedaggio per le auto inquinanti che entrano in centro) o i blocchi regionali dei veicoli più vecchi. Ma l’aria resta asfissiante. E allora, per chiedere provvedimenti più incisivi, stanotte due consiglieri occuperanno l’aula principale del Comune di Milano. Come accade da anni, negli inverni milanesi si chiede consiglio al meteorologo. Le previsioni dicono «condizioni stagnanti», come minimo per un paio di giorni ancora. Conseguenza: lo smog resterà alto. Tirando le somme, dal primo gennaio si è respirato soltanto per 6 giorni su 23. Ed è certo vero, come ha ricordato il vice sindaco, Riccardo De Corato, che nel 2009 «le città più inquinate sono state Napoli e Torino, con 156 e 151 giorni di superamento delle soglie», ma il nuovo anno per Milano è partito male. Soprattutto perché, nel centro della città, è in vigore il provvedimento che a molti è sembrato una rivoluzione nelle politiche ambientali delle città italiane.

I risultati ci sono stati: nel primo anno di Ecopass, il 2008, la centralina nel cuore della città ha registrato 78 giorni di smog sopra le soglie. Record assoluto. Il risultato migliore da quando si misurano i veleni dell’aria. L’anno scorso, però, i benefici sono lentamente evaporati. E il centro è tornato a 106 giorni «rossi». Cosa è accaduto? Le risposte andrebbero cercate nei colloqui riservati che si tengono costantemente tra il sindaco, Letizia Moratti, le associazioni dei commercianti e buona parte della maggioranza che governa Milano. E così un provvedimento che avrebbe bisogno di aggiornamenti (diventare più via via più restrittivo per continuare a funzionare) è rimasto bloccato. Un solo esempio: le macchine diesel Euro 4 (molto inquinanti, pagherebbero 5 euro per entrare in centro) hanno beneficiato di ben 7 deroghe. L’ultima, riconfermata a dicembre scorso. E non se ne riparlerà prima delle elezioni regionali di fine marzo.