Smog, Milano città fantasma FOTO: strade senza auto 6 ore

di Maria Elena Perrero
Pubblicato il 28 Dicembre 2015 - 14:14 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Milano città fantasma. Ci voleva lo smog oltre ogni livello massimo per fermare i milanesi, di corsa anche in ferie, più che mai a Natale. Con lo stop delle auto dalle 10 alle 16, oggi e per i prossimi due giorni, la città sembra irreale, un set cinematografico abbandonato. Una patina bianca, non si sa bene se di nebbia o di inquinamento, ricopre tutto. Uno strano silenzio, interrotto solo da qualche autobus o taxi, nulla di più.

La maggior parte dei milanesi rispetta il divieto di circolare in macchina, molti, poi, sono via per le ferie. Si spera che in tre giorni le polveri sottili diminuiscano. Ma i dati raccolti dall’Arpa (l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) dicono che anche domenica 27 dicembre si è sforato il limite di 50 microgrammi al metro cubo. Ed è stato il 97° giorno in un anno, il trentatreesimo consecutivo, quando il limite previsto dalla normativa è di 35 giorni.

In questi giorni Milano sembra quasi una piccola Pechino. Chi non vede non può capire. E non può sentire. Perché non è solo una questione di vista. Lo smog si sente anche nelle narici. Si respira un odore acre. Non è quello della nebbia che scende la sera, un po’ umido. Sembra un odore di bruciato. E fa capire che l’emergenza, forse, questa volta c’è davvero. Non è allarmismo, non è terrorismo psicologico. Di terrorismo, tra l’altro, ne abbiamo già di reale.

Altri dati dicono che anche domenica 27 dicembre le centraline hanno registrato 63 microgrammi nella centrale via Senato, 60 al Verziere e 57 nella zona di via Pascal. Stessi valori oltre i limiti in altre zone della Lombardia: ad Arese 97, in Brianza, a Meda, il Pm10 tocca i 91 microgrammi al metro cubo, a Monza, anche nella zona parco, si arriva a 79, a Busto Arsizio, in provincia di Varese, 126.

Dal ministero della Salute dicono che l’inquinamento toglie dieci mesi di vita a chi abita nella Pianura Padana. Forse non saranno dieci mesi, forse non toglierà nemmeno un giorno. Ma quel che si respira a Milano in queste ore non è piacevole. Chi dice il contrario può venire a vedere e a respirare a pieni polmoni. O forse è meglio di no.

(Nelle foto Lapresse Milano deserta per il blocco del traffico)