Sondaggio: l'82% degli italiani vuole il divorzio breve

Pubblicato il 12 Giugno 2012 - 18:27 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 12 GIU – La stragrande maggioranza degli italiani e' favorevole al cosiddetto divorzio breve, cioe' dopo un anno di separazione e solo per coppie senza figli. Lo rivela una indagine dell'Eurispes. L'82,2% degli intervistati si e' dichiarato favorevole contro un 15,8% contrario.

Prendendo in esame la posizione degli intervistati in relazione alla fascia d'eta', si osserva che sono i giovanissimi a far registrare la piu' elevata percentuale di favorevoli: un quasi plebiscitario 92%. I piu' restii di fronte all'introduzione di un provvedimento che velocizzi le procedure di divorzio sono invece le persone piu' mature; ma anche tra i soggetti di 65 anni e oltre i favorevoli sono comunque piu' numerosi dei contrari (71,1% contro 28,4%). Gli anziani, comprensibilmente, sono piu' legati alla concezione tradizionale del matrimonio come legame unico e indissolubile.

Coloro che sono in possesso di titoli di studio medio-alti risultano poi in percentuali molto elevate favorevoli all'introduzione del divorzio breve (l'83,7% dei diplomati e l'85,5% dei laureati). Al contrario, a un basso livello di istruzione corrispondono percentuali più basse di favorevoli: il 74,5% dei privi di titolo o possessori di licenza elementare e il 75,6% dei possessori di licenza media. Questi risultati possono essere interpretati anche tenendo conto del fatto che i soggetti con un basso livello di istruzione sono in media più anziani, e quindi più restii ad accettare i cambiamenti ed una concezione meno tradizionalista del legame matrimoniale.

Cambia la posizione anche in base all'orientamento politico: tra i soggetti di sinistra e tra quelli che non si riconoscono in nessun orientamento politico si trovano le quote più elevate di favorevoli all'introduzione del divorzio breve (l'88,9% e l'87,9%), seguiti con breve scarto dai soggetti di centrosinistra (85,6%). Fanno registrare una percentuale meno elevata gli intervistati di centrodestra (77,8%) e, ancor più, quelli di destra (69,4%) e quelli di centro (62,3%).