Sostanze cancerogene nel parmigiano e nel grana: 27 indagati

di redazione Blitz
Pubblicato il 22 Marzo 2017 - 13:29| Aggiornato il 17 Aprile 2020 OLTRE 6 MESI FA
Sostanze cancerogene nel parmigiano e nel grana: 27 indagati

Sostanze cancerogene nel parmigiano e nel grana: 27 indagati

REGGIO EMILIA – Tracce di sostanze cancerogene come aflatossine e antibiotici sono state trovate nelle migliaia di forme di parmigiano reggiano e grana padano contraffatto sequestrate dai carabinieri in un blitz avvenuto nel marzo del 2015, che ha portato ad un processo arrivato solo in questi giorni.

Secondo il sostituto procuratore, a mettere queste sostanze tossiche nelle forme di formaggio sarebbero stati alcuni dei ventisette indagati nell’inchiesta che ha visto coinvolti anche gli ex vertici della Nuova Castelli spa (principale esportatore italiano di parmigiano reggiano, non coinvolta direttamente nelle indagini), oltre ad alcuni dipendenti, caseari e a due rappresentanti dei consorzi di tutela del parmigiano reggiano e del grana padano.

I capi d’accusa vanno dall’associazione a delinquere alla frode nell’esercizio del commercio, dalla contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari alla adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari, dal commercio di sostanze alimentari nocive alla emissione di fatture per operazioni parzialmente o totalmente inesistenti

Spiega il quotidiano Reggio Online, tra i primi a dare la notizia:

Secondo la procura è stato utilizzato un conservante non consentito dai disciplinari, e in commercio sono finite forme difettose, con buchi all’interno e imperfezioni sulla crosta. Controlli furono eseguiti in più province dell’Emilia Romagna e della Lombardia.

Tra gli indagati ci sarebbe anche Giuseppe Alai, all’epoca dei fatti presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano. A lui è contestato il reato di abuso d’ufficio. Il suo avvocato ha fatto sapere che, essendo privata la natura del Consorzio, il capo d’accusa non sussiste.