Spinte e urla a bimbi: gip sospende maestra asilo per 9 mesi

di redazione Blitz
Pubblicato il 8 Aprile 2016 - 22:19 OLTRE 6 MESI FA
Spinte e urla a bimbi: gip sospende maestra asilo per 9 mesi

Spinte e urla a bimbi: gip sospende maestra asilo per 9 mesi

ORVIETO – Spinte, strattoni, cartelline sbattute in testa e urla contro i bambini. E’ quanto accadeva all’asilo di un piccolo comune nei pressi di Orvieto. Per questo una maestra di 47 anni di Orvieto, è stata sospesa dall’insegnamento per nove mesi. Il provvedimento cautelare è stato emesso dal gip di Terni al termine di un’indagine condotta dal commissariato locale anche con l’ausilio di microtelecamere nascoste all’interno dell’asilo.

Gli accertamenti sono scattati alla fine del 2015, dopo la segnalazione alla polizia arrivata dai genitori di un bimbo (alla quale se ne sono aggiunte poi altre), che non voleva più andare a scuola perché demoralizzato e spaventato dagli atteggiamenti della maestra. Tra gennaio e febbraio gli investigatori hanno quindi verificato la situazione nella scuola materna anche con riprese video fatte grazie a microtelecamere installate dagli agenti all’interno della classe, alla quale sono iscritti una ventina di bambini.

Immagini che avrebbero confermato i racconti dei piccoli, visto che la donna – secondo gli investigatori – avrebbe avuto comportamenti violenti sia dal punto di vista fisico sia psicologico, umiliazioni e minacce di punizioni nei confronti dei piccoli (di età fra i tre e i sei anni). Comportamenti considerati “non idonei a bambini di quell’età”, ma comunque non così gravi da richiedere misure cautelari più afflittive. Tra gli episodi ripresi anche quelli di almeno un bimbo che sarebbe stato preso per le braccia e poi scaraventato sulla propria sedia.

Le indagini sono ancora in corso ed escludono al momento responsabilità da parte di altre persone. Gli accertamenti puntano anche a stabilire da quanto tempo i maltrattamenti andassero avanti, presumibilmente almeno dall’inizio dell’anno scolastico. Il provvedimento, richiesto dal pm Elisabetta Massini, decorre da giovedì 7 aprile, quando è stato notificato alla donna.