Stadio della Roma, gli eredi dei terreni espropriati…Troppe leggi nessuna legge, come a Punta Perotti

Stadio della Roma, individuata l'area su terreni ora pubblici. Ma gli eredi dei terreni espropriati nel 2001...Dopo un esproprio di cosa si rimane eredi? C'è sempre una legge che si oppone a un'altra di legge. Come a Punta Perotti, come ogni volta che si prova con eolico e fotovoltaico.

di Riccardo Galli
Pubblicato il 15 Settembre 2022 - 10:17 OLTRE 6 MESI FA
Stadio della Roma eredi

Stadio della Roma, gli eredi dei terreni espropriati…Troppe leggi nessuna legge, come a Punta Perotti (foto ANSA)

Stadio della Roma, gli eredi dei terreni espropriati nel 2001 (21 anni fa!) si fanno avanti in Tribunale e reclamano diritti. Diritti c’è da immaginare monetizzabili. Quindi la realizzazione dello stadio, se mai sarà, conoscerà la rituale via crucis di tutte le stazioni nella tratta ricorsi-giudizi-sentenze-appelli-ricorsi-sentenze.

Eredi post esproprio?

Un profano si domanda: che vuol dire eredi dei terreni espropriati, eredi di che? Se esproprio c’è stato ed è stato riconosciuto come motivato e risarcito, che cosa è rimasto in eredità agli eredi? Eredi di cosa? Ma evidentemente un profano non sa che c’è sempre, nella vastissima produzione legislativa del nostro paese, una disposizione di legge che contraddice e smentisce un’altra disposizione di legge.

Da Punta Perotti al fotovoltaico

Prendere il caso insieme più recenti e più antico: Punta Perotti, Bari, quello che fu definito ecomostro, insomma il palazzone costruito sulla spiaggia e poi abbattuto a norma di legge e poi i costruttori dichiarati danneggiati a norma di legge dal legale abbattimento…Dopo decenni (decenni!) se fosse legale o no costruire lì a norma di legge può essere sì e può essere anche no. Esistono legislazioni concorrenti e legislazioni reciprocamente opponenti. Sapendo e volendo pescare nel gran cesto c’è una legge sempre che ferma un’altra legge. Il risultato è spesso troppe leggi, nessuna legge. Il che non sembra proprio essere un malaugurato incidente, sembra proprio essere un risultato voluto. Nel quale, comunque, ci si è da tempo accomodati. E lo stadio della Roma? Magari tra qualche sentenza, dopo opportuno ricorso cui seguirà appello, istanza, rinvio, fino a nuova sentenza. In Italia si fa così per i parchi eolici e fotovoltaici che letteralmente servono come il pane. Vuoi che non si faccia così per il companatico calcio?