Stalking, cyberbullismo, furti di identità. A Genova 40 denunce in pochi mesi

Stalking, cybernbullismo, furti di identità. A Genova 40 denunce in pochi mesi

GENOVA — Ragazzine, studentesse universitarie, professionisti: sono le vittime del “furto di identità” su internet. Si ritrovano, quando lo scoprono, un profilo falso su Facebook, o il proprio numero di telefono su siti di incontri erotici, solo per fare alcuni esempi.

Solo alla Polizia postale di Genova, riferisce Erika Dellacasa sul Corriere della Sera, sono arrivate negli ultimi mesi quaranta denunce che hanno portato all’apertura di indagini che vanno dalle molestie allo stalking, dalla diffamazione alla propagazione di notizie false e lesive della persona.

Lo stalking in un caso è avvenuto per interposta persona. Una ragazzina ha ritrovato il suo numero di cellulare postato su alcuni siti erotici, cosa che ha fatto sì che venisse chiamata spesso, di notte, da perfetti sconosciuti che volevano cose che lei certo non voleva. Colpa, si è scoperto, del suo ex, che così si è voluto vendicare di colei che lo aveva lasciato.

Spesso proprio le ragazzine finiscono nelle trappole della rete dopo aver inviato immagini sexy al proprio fidanzatino, che poi però anziché cancellarle le mette in rete.

Ci sono poi i numerosissimi casi di cyberbullsimo, come ha dimostrato anche il suicidio della quattordicenne Nadia, vittima di insulti su Ask.fm. In tutta Italia le denunce per casi simili si sono quintuplicate in un anno.

L’invito della Polizia Postale alle vittime è uno solo, chiaro:

“Denunciate, ma fatelo subito. Troppi vengono da noi solo quando sono ormai stremati da mesi di molestie, quando si rendono conto che da soli non possono far fronte al furto di identità e alle diffamazioni che in rete si diffondo a macchia d’olio”.