Strage Berlino, i genitori di Fabrizia Di Lorenzo: “Dalla Germania nessun risarcimento”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Febbraio 2017 - 10:40 OLTRE 6 MESI FA

BERLINO – Ora si sfogano contro le autorità tedesche i familiari di Fabrizia Di Lorenzo, la 31enne di Sulmona, unica vittima italiana dell’attentato ai mercatini di Natale di Berlino in cui morirono altre 11 persone e 60 rimasero ferite. Il governo tedesco, dicono papà Gaetano e mamma Giovanna in tutto questo tempo è stato “assente, se si esclude la poliziotta che mi ha prelevato il dna senza dire un parola. Non ci hanno mai contattati, non ci hanno dato un interprete, ci hanno lasciati soli. Abbiamo dovuto chiedere sempre, insistere. Hanno fatto lo stesso con le altre famiglie, anche tedesche”.

E Fabrizia, come le altre vittime della strage dei mercatini di Natale, non riceverà neppure un risarcimento. Colpa di un’assurda legge del 1985 che esclude dai risarcimenti le vittime per i crimini violenti commessi “con un veicolo a motore o un rimorchio”.

Molti familiari I hanno addirittura ricevuto il conto dell’obitorio, ritirato poi con tante scuse. Familiari che si sono fatti sentire quando il 17 febbraio, ben due mesi dopo l’attentato, il Presidente della Repubblica Joachim Gauck li ha ricevuti a Berlino. “Al Presidente è stato detto che ciò che aveva amareggiato era stata la mancanza di sensibilità e umanità ma anche che la Germania si era dimostrata inefficiente e incapace, a dispetto della sua immagine internazionale”, aggiunge Gaetano. E Gauck? “Sbalordito, ha risposto che sapeva che le cose non avevano funzionato perfettamente, ma non immaginava fino a quel punto. Ha chiesto scusa”.