Su Facebook accusa ospedale di aver negato acqua a paziente: rischia denuncia

di redazione Blitz
Pubblicato il 6 Ottobre 2016 - 16:53 OLTRE 6 MESI FA

 

Su Facebook accusa ospedale di aver negato acqua a paziente: rischia denuncia

Su Facebook accusa ospedale di aver negato acqua a paziente: rischia denuncia

TREVISO -Racconta su Facebook che all‘ospedale di Treviso è stata negata acqua all’amico ricoverato perché “la diamo solo al mattino e alla sera”, per il resto c’è il distributore automatico. E rischia una denuncia da parte della azienda sanitaria. 

“Mai negata l’acqua ai pazienti negli ospedali dell’Azienda Ulss 9, se non quando è imposto da motivi clinici”, fanno sapere dall’Azienda Ulss 9 su quanto ha scritto su Facebook Sergio Furlan, riferisce la Tribuna di Treviso. 

Di fronte al messaggio postato da Furlan il 29 settembre 2016 e poi rimosso, il Direttore generale dell’azienda sanitaria Francesco Benazzi ha annunciato di voler “tutelare l’immagine dell’azienda e del suo personale in tutte le sedi più idonee”. Furlan rischia di essere querelato.

Nel suo post, spiega la Tribuna di Treviso, Furlan non cita il nome dell’amico che avrebbe chiesto l’acqua. Ma potrebbe trattarsi, scrive il quotidiano trevigiano, di un paziente ricoverato la sera di sabato 24 settembre per un incidente motociclistico a Conegliano e ricoverato in Neurochirurgia, che il 29 settembre era già stato sottoposto ad un primo intervento chirurgico ed era in attesa di un secondo intervento.

Secondo quanto ha potuto appurare la Tribuna di Treviso, però, nessuno del personale sanitario ricorda un simile episodio. Tutti sostengono che l’acqua su richiesta è garantita ai pazienti.

Appena le condizioni postoperatorie lo consentiranno, il direttore generale vuole parlare direttamente con il paziente per sapere come è stato trattato.

Dura, intanto, la reazione del direttore generale Benazzi, riportata dalla Tribuna di Treviso:

“E’ assurdo e profondamente offensivo questo post, talmente assurdo che lede la nostra immagine, la dignità e l’operato dei nostri operatori. L’acqua è sempre garantita ma non solo. In questi giorni, nello stesso reparto, il personale ha fatto una colletta per assicurare a un paziente un presidio sanitario per il quale non aveva soldi per comprarlo. Potrebbe trattarsi anche dello stesso paziente, per quanto ne sappiamo. E’ questo secondo Furlan sarebbe l’ambiente dove si lesina su mezzo litro d’acqua? Abbiamo comunque aperto una verifica per capire se si poteva trattare di un malinteso ma non ci risulta niente”.