Taranto, ai domiciliari il procuratore Carlo Maria Capristo. L’accusa: tentò di aggiustare un processo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Maggio 2020 - 22:36| Aggiornato il 21 Maggio 2020 OLTRE 6 MESI FA
Taranto, Ansa

Taranto, ai domiciliari il procuratore Carlo Maria Capristo (foto Ansa)

ROMA – Il procuratore della Repubblica di Taranto, Carlo Maria Capristo, è agli arresti domiciliari con l’accusa di induzione indebita a promettere o dare utilità.

Capristo è agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta sulla corruzione coordinata dalla Procura di Potenza.

Scrive l’agenzia Ansa:

“Capristo, secondo l’accusa, avrebbe cercato di indurre una giovane pm di Trani (dove era stato Procuratore), ora in servizio a Bari, ad aggiustare un processo.

Però il sostituto – che Capristo definiva la “bambina mia” – non solo si oppose, ma avrebbe denunciato tutto.

Insieme a Capristo – che respinge ogni accusa – sono finiti ai domiciliari l’ispettore di Polizia Michele Scivittaro, in servizio presso la Procura di Taranto e uomo di fiducia del Procuratore fin dai tempi di Trani, e due imprenditori di Bari.

E’ indagato, scrive sempre l’agenzia Ansa, anche l’ex procuratore della Repubblica di Trani, Antonino Di Maio, accusato di favoreggiamento e abuso d’ufficio perché con le sue azioni avrebbe provato a “procurare l’impunità” di Capristo”.

Attraverso il suo legale, l’avvocato Angela Pignatari, Capristo ha negato “recisamente ogni addebito” e ha “rivendicato la legalità, la dignità e il rispetto della funzione da sempre esercitati nel suo ruolo professionale e nella sua vita privata”.

Stamani, martedì 19 maggio, sono stati perquisiti anche gli uffici della procura di Taranto:

“Si tratta di fatti – ha specificato il procuratore aggiunto, Maurizio Carbone – che non riguardano l’attività del nostro ufficio, che continua il suo operato con il massimo impegno e con la serenità di sempre”. (Fonte: Ansa).