Terremoti, l’Istituto di geofisica: “Voi li usate male, allora non diffonderemo più i dati sulle scosse”

Pubblicato il 6 Settembre 2010 - 14:26 OLTRE 6 MESI FA

”Noi stiamo valutando di smettere di informare, e di non rendere raggiungibili i nostri dati via web, perché vengono usati per arrivare a conclusioni che non stanno né in cielo né in terra”, lo ha detto Enzo Boschi, presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, commentando le parole del messaggio di Guido Bertolaso inviate al congresso della Società geologica italiana.

Il Capo Dipartimento della Protezione civile aveva parlato dell”’affermarsi di profeti di sventura” a proposito dei terremoti: ”Condivido in pieno quello che ha detto Bertolaso – è il commento di Boschi – noi stiamo valutando di smettere di informare, e di non rendere raggiungibili i nostri dati via web, perché vengono usati per arrivare a conclusioni che non stanno né in cielo né in terra”.

I principali responsabili, continua l’esperto, sono i media: ”La colpa è dei giornalisti – afferma Boschi – e dei politici locali che hanno la responsabilità in caso di terremoti perché non controllano le strutture, ma cercano di scaricarla. Poi ci sono coloro che sono desiderosi di apparire, e che trovano sempre qualcuno che voglia fargli fare uno scoop”.

Boschi condivide anche un’altra affermazione di Bertolaso, secondo cui in Italia si sottovaluta il rischio sismico: ”Noi lo diciamo da 30 anni – afferma Boschi – ma ogni volta che c’è un terremoto c’è la solita sceneggiata. Basterebbe verificare la tenuta degli edifici, abbandonare quelli che non resistono al sisma e ristrutturare quelli per cui è possibile intervenire, oltre a costruire gli edifici nuovi in maniera antisismica. In Italia invece si costruisce male, perché tutto diventa un affare, e non si fanno i controlli. In Giappone e California, stati sismici e ricchi come l’Italia, si è riusciti in questa impresa, ma da noi se ne parla da 30 anni ma non si è fatto nulla”.