Terremoto, bufala Putin: “Invia uomini e viveri”. Ma non è vero

di redazione Blitz
Pubblicato il 29 Agosto 2016 - 16:16 OLTRE 6 MESI FA
Terremoto, bufala Putin: "Invia uomini e viveri". Ma non è vero

Terremoto, bufala Putin: “Invia uomini e viveri”. Ma non è vero

ROMA – Vladimir Putin invia ai terremotati 10mila uomini e 5mila tonnellate di viveri. Questa notizia è una bufala, anche se chi l’ha confezionata ha cercato di renderla verosimile. Su Facebook ha avuto un certo successo perché compariva sulle bacheche sotto forma di screenshot di un articolo con il logo de La Stampa, ossia uno dei quotidiani più autorevoli in Italia. Ma è il giornale stesso a smascherare la bufala prendendo le distanze:

La finta notizia non è mai stata pubblicata da noi né, tanto meno, rilanciata sulla pagina Facebook ufficiale de La Stampa. Si può controllare facilmente usando il motore di ricerca interno alla nostra pagina Facebook (a destra, sotto l’immagine di copertina). Il finto screenshot è stato scovato e sbugiardato da David Puente, debunker italiano che lavora al sito collettivo anti-bufale Debunking.it. L’autore del post ha rimosso lo screenshot fasullo dopo diverse segnalazioni (una anche da parte di questo giornale).

Chi c’è dietro queste bufale? Non solo hacker perditempo, come spiega a la Stampa l’esperto Mauro Voerzio:

Mauro si occupa da circa tre anni di sbugiardare la propaganda filo-russa che spopola sulla rete: «Quello che abbiamo davanti, credo, è un tentativo da un lato di delegittimare gli organismi d’informazione e, dall’altro, di sfruttarli per costruire il mito di Putin attraverso l’esaltazione delle sue gesta». L’obiettivo, spiega, è quello tipico della propaganda tailor made: la finta informazione batte a ripetizione su temi sentiti dai cittadini del Paese a cui si rivolge. Negli anni si sono affermati diversi siti d’informazione sovvenzionati dal governo russo (tra questi il network di Sputnik), con sedi in molti Stati. Ogni sede produce contenuti pensati apposta per l’area d’interesse: se in Inghilterra, negli scorsi mesi, questi siti puntavano sulla Brexit, in Germania si occupavano dei profughi siriani (un caso eclatante è quello della bufala della 13enne stuprata da un gruppo di siriani), mentre in Italia hanno trovato terreno fertile in argomenti come i migranti e, adesso, il terremoto in Centro Italia.