Terremoto centro Italia, altra forte scossa del 3.8 a Macerata: sciame sismico continua

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Novembre 2016 - 08:50 OLTRE 6 MESI FA
Terremoto centro Italia, altra forte scossa del 3.8 a Macerata: sciame sismico continua

Terremoto centro Italia, altra forte scossa del 3.8 a Macerata: sciame sismico continua

MACERATA – Una nuova forte scossa di terremoto e la terra vicino Castelsantangelo sul Nera, in provincia di Macerata, ha tremato la sera del 7 novembre. Intorno alle 20 un terremoto di magnitudo 3.8 è stato registrato dalla rete sismica dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Ingv, dando il via ad uno sciame sismico di almeno 30 scosse tra la magnitudo 2 e la magnitudo 3.

Ancora tanta la paura per le popolazioni di Marche, Lazio e Umbria che dopo il primo sisma del 24 agosto continuano dal 26 ottobre a fare i conti con il terremoto e il maltempo. Non c’è pace per la popolazione di Castelsantangelo sul Nera, dove almeno non si registrano ulteriori crolli dopo che alle 19.56 del 7 novembre una forte scossa di magnitudo 3.8 ed ipocentro a 13 chilometri di profondità è stata avvertita dalla popolazione stanca e sfollata. Mauro Falcucci, sindaco della città devastata dal terremoto, ha commentato:

“Mamma mia, ma qui viene giù tutto se andiamo avanti con scosse così, il paese mi sa che fra un po’ non c’è più. Su non c’è più nessuno, forse il vice sindaco che stava a sistemare i moduli, chissà che paura che si è preso…Ma quando finirà questo terremoto? Non ne possiamo più’.

Dal 26 di ottobre, e soprattutto dal forte terremoto del 30 ottobre, sono più di 31.700 le persone assistite dal Servizio Nazionale della Protezione Civile. In particolare, sono oltre 20.400 assistiti in palazzetti, centri polivalenti e strutture allestite ad hoc nel proprio comune, oltre 9.100 le persone accolte presso le strutture alberghiere lungo la costa adriatica e sul lago Trasimeno e circa 1.800 in strutture ricettive distribuite sul territorio. Restano, infine, assistite in tende circa 400 persone, di cui appena una quarantina nel Lazio e le restanti in Umbria. Nella Regione Marche sono oltre 23.700 gli assistiti, in Umbria sono quasi 4.900, nel Lazio circa 750 e in Abruzzo, infine, 2.400.