Terremoto tra Emilia e Toscana. Scossa avvertita a Bologna, Milano, Firenze

Pubblicato il 25 Gennaio 2013 - 15:59| Aggiornato il 6 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

BOLOGNA – Una scossa di terremoto di magnitudo 4.8 della scala Richter è stato registrato in Toscana, nella Garfagnana (Lucca), nel primo pomeriggio di venerdì 25 gennaio. L’epicentro è stato registrato intorno alle 15:50 tra i Comuni di Castiglione Garfagnana, Villa Collemandina, Pieve Fosciana e Fosciandora.

La scossa è stata avvertita nelle città di Bologna, Modena e Reggio Emilia, ma anche in Toscana, a Firenze, dove è stata sentita ai piani alti delle case. E’ durata qualche secondo.

La scossa di terremoto è stata avvertita anche a Milano, ai piani alti degli edifici. Ai vigili del fuoco non risultano conseguenze a persone o cose, anche se al comando sono giunte diverse telefonate da parte dei cittadini.

Secondo Emsc, la scossa ha avuto magnitudo 5. L’epicentro è stato localizzato a 171 km da Milano, 54 da Reggio Emilia, a 19 km da Barga, a 10 da Frassinoro.

Alla prima scossa di magnitudo 4.8 ne sono seguite una decina di magnitudo 2.

Per il terremoto è stata interrotta la linea ferroviaria tra Lucca e Aulla. Circa 120 passeggeri che erano su un treno in transito sono stati trasferiti su un pullman. Rfi ha fatto sapere che la linea resterà interrotta fino al termine dei controlli, decisi per precauzione.

Diciassette  scosse in meno di 10 ore. Sono 17 le scosse dello sciame sismico partito in Garfagnana alle 15.48 di venerdì pomeriggio, con il primo terremoto di magnitudo 4.8. In vista della notte, la protezione civile ha allestito spazi – soprattutto palestre di scuole – per chi ha manifestato timori a dormire in casa. Hanno deciso di approfittarne circa dieci famiglie di Fabbriche di Vallico, un paese di 500 abitanti, per la gran parte anziani che vivono in case non recentissime.

Il presidente dell’Unione dei Comuni della mediavalle del Serchio, Nicola Boggi, fra i responsabili del centro intercomunale di protezione civile, e Mauro Giannetti, responsabile della protezione civile dell’Unione Comuni della Garfagnana, spiegano che ci sono almeno altri 100/150 posti disponibili per chi volesse trascorrere la notte in luoghi sicuri. Al momento, però, non ci sono richieste, anche se molti cittadini hanno manifestato timori a dormire nelle proprie case.