Terremoto Friuli, due scosse in un’ora tra Amaro e Tolmezzo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Luglio 2016 - 14:09 OLTRE 6 MESI FA
Terremoto Udine, due scosse in un'ora tra Amaro e Tolmezzo

Terremoto Udine, due scosse in un’ora tra Amaro e Tolmezzo

UDINE – Due scosse di terremoto in meno di un’ora sono state registrate tra Amaro e Tolmezzo, in provincia di Udine, la notte del 19 luglio. Le scosse sono state registrate proprio nella zona in cui nel 1976 si scatenò il terremoto del Friuli, che con una magnitudo del 6,4 causò ingenti danni, sfollati e 990 morti.

La prima scossa di terremoto è stata registrata dalla rete sismica dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Ingv, alle 22.36 del 19 luglio con magnitudo del 2,5, ipocentro a 13 chilometri di profondità ed epicentro entro 10 chilometri dai Comuni di Tolmezzo, Amaro, Zuglio, Cavazzo Carnico, Verzegnis, Arta Terme e Moggio Udinese, in provincia di Udine. La seconda scossa poco dopo alle 22.51 con magnitudo di 0,4, ipocentro a 13 chilometri di profondità ed epicentro tra gli stessi comuni.

Paola Treppo sul Gazzettino scrive che le scosse sono arrivate in sequenza ravvicinata e nessuno sembra aver percepito le scosse, come ha dichiarato il sindaco di Amara, Laura Zanella:

“Nessuno, almeno fino a ora – dice il sindaco di Amaro, Laura Zanella – ha percepito le scosse. Forse siamo armai talmente abituati ai terremoti di lieve entità da non sentire più la terra che trema. Non mi risultano danni a cose né a persone”. L’area di Amaro è sotto massima sorveglianza da parte del Centro Ricerche Sismologiche di Udine che considera questo evento nella “norma”. Gli esperti spiegano che lapercezione del movimento tellurico da parte delle persone, anche quando è lieve o lievissimo, è legato a più fattori tra cui la “consistenza” del terreno, la profondità in cui si verifica la frattura, le caratteristiche dell’edificio in cui ci si trova al momento della scossa e la sensibilità di ogni persona. Rispetto al Veneto e al resto dell’Italia, l’area di Amaro, che ricade nella “zona” dilaniata dal sisma del 1976, ha comunque una sismicità più alta. Non sono rari i movimenti tellurici di 2.5, anche a “grappolo”, cioè con una serie “concentrate” di scosse che si verificano una breve distanza l’una dall’altra, in poche ore o in pochi giorni. La più forte, di 5.2, nel 1977″.