Terremoto, “Putin toglici le sanzioni”: lettera-appello dalle Marche

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Novembre 2016 - 11:57 OLTRE 6 MESI FA
Terremoto, "Putin toglici le sanzioni": lettera-appello dalle Marche

Terremoto, “Putin toglici le sanzioni”: lettera-appello dalle Marche (foto d’archivio Ansa)

PESARO – Vladimir Putin può dare una mano ai terremotati? Il presidente della Camera di Commercio di Pesaro e Urbino Alberto Drudi, che è anche membro del Consiglio della Camera di Commercio Italo-Russa, e quello della Camera di Commercio di Perugia Giorgio Mencaroni hanno scritto al presidente russo chiedendo la sospensione delle sanzioni per dare respiro alle imprese colpite dal terremoto.

Le sanzioni russe verso le Marche fanno parte della reazione del Cremlino alle sanzioni imposte dall’Europa a Mosca a causa del conflitto in Ucraina. Ovviamente non si tratta di sanzioni rivolte soltanto alle Marche, ma a tutte le regioni italiane: la sospensiva chiesta dai terremotati, dunque, riguarderebbe un territorio circoscritto. E le possibilità di un atto di clemenza da parte di Putin non sembrano poche, tanto che anche l’agenzia di stampa russa Ria Novosti ha subito rilanciato la lettera-appello. E non solo: altri mass-media russi si sono dimostrati sensibili al punto, spedendo delle troupe nelle zone colpite dal sisma.

“Nel sottolineare la lunga storia dei rapporti tra la nostra Camera di Commercio e la Federazione Russa – scrive Drudi – desidero con la presente esprimere tutta la mia stima alla sua persona e al popolo russo, con il quale da tantissimi anni la nostra regione Marche collabora in maniera proficua in ogni settore. In particolare mi piace ricordare la nostra missione in Crimea all’indomani dell’esito referendario.

Oggi, purtroppo, la regione Marche, così come la regione Umbria, sono colpite da un tragico e terribile terremoto che sta mettendo in ginocchio tantissime attività produttive. Le chiedo di considerare la sospensione delle attuali sanzioni della Russia verso la Regione Marche, in particolare nel settore dell’agroalimentare e dei sistemi moda e arredo. Le nostre aziende sono pronte a ripartire e guardano con fiducia alla riapertura del mercato russo, primo sbocco dei nostri prodotti. La sospensione delle sanzioni comporterebbe un evidente reciproco vantaggio economico e sociale”.