“Terrone morto, uno in meno”. Posta su fb beccato da polizia

di Spartaco Ferretti
Pubblicato il 15 Marzo 2016 - 14:12 OLTRE 6 MESI FA

SIRACUSA  -“Terrone morto, uno in meno”. Posta su fb beccato da polizia.  “Sono felicissimo, un terrone in meno da mantenere”. Così un operaio di 40 anni di Settimo Torinse ha commentato su un falso profilo Facebook ha commentato la morte di un ragazzo di 17 anni, Stefano Pulvirenti, in un incidente stradale in provincia di Siracusa. L’uomo, al quale è stato sequestrato il computer, è stato identificato dal Nucleo investigativo telematico (Nit) e denunciato dalla Procura di Siracusa per diffamazione aggravata da finalità di odio razziale.

Dopo il tragico incidente l’uomo aveva postato frasi come “quando vedo queste immagini e so che nella bara c’è un terrone ignorante, godo tantissimo; “peccato che ero al Nord, altrimenti avrei cagato su quella bara bianca. Buonasera terroni merdosi. Non è morto nessun altro di voi oggi?”.

Una vicenda che il procuratore Francesco Paolo Giordano e il sostituto Antonio Nicastro, titolari dell’inchiesta, hanno definito “disumana”, spiegando che “fra le varie forme di povertà, la povertà morale è quella che rischia di mettere a maggiore rischio la dimensione umana”.

Stefano Pulvirenti era rimasto ucciso in un drammatico incidente stradale avvenuto a novembre 2015 che aveva coinvolto uno scooter, un’auto e un furgone. Così il Giornale di Sicilia:

È stata aperta un’inchiesta per omicidio colposo e già questa mattina il medico legale, Francesco Coco, riceverà l’incarico dalla magistratura ed è probabile che tra oggi e domani sarà eseguito l’esame.

L’obiettivo degli inquirenti è di accertare le ragioni che hanno provocato quelle gravissime contusioni al capo e soprattutto verificare se ci sono delle responsabilità precise in quella carambola, scatenatasi in piena mattinata, intorno alle 8 del 29 ottobre, in cui sono rimasti coinvolti una macchina, un furgone, un fuoristrada e lo scooter di Stefano: la vittima era in sella al proprio ciclomotore e dalla ricostruzione di alcuni testimoni sembra che sia finita tra il marciapiede e le ruote di un fuoristrada. Avrebbe perso, quasi subito conoscenza, non rispondendo alle sollecitazioni dei soccorritori, che hanno tentato di rianimarlo.