Tivoli, parla su Facebook con la fidanzata e si impicca dentro casa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Gennaio 2014 - 09:34 OLTRE 6 MESI FA

Tivoli, parla su Facebook con la fidanzata e si impicca dentro casaTIVOLI – “Ho preso una decisione importante”. Cinque parole: le ultime di una vita. Giovedì sera, 9 gennaio, un giovane di ventisei anni di Tivoli ha usato Facebook per annunciare alla fidanzata quello che covava dentro: la volontà fermissima di uccidersi.

Scrive Fulvio Ventura sul Messaggero:

La ragazza, preoccupata perché pensava di essere lasciata, è subito corsa a casa sua. Nel frattempo, però, il giovane ha staccato il cavo dell’antenna del televisore che aveva in camera e, dopo aver fatto un cappio, ha legato l’altra estremità del filo alla ringhiera di una scala a chiocciola interna all’abitazione, un edificio di più piani vicino al Duomo di Tivoli. Un’operazione compiuta tanto velocemente quanto silenziosamente perché il padre, presente su un altro piano della casa in quel momento, non si è accorto di nulla. La fidanzata nel frattempo si stava precipitando a casa del suo «amore», col cuore in gola, preoccupata per le sorti della storia, ma mai avrebbe potuto pensare di trovarsi davanti a una simile tragedia. Arrivata nell’abitazione è subito corsa in camera sua e ha trovato il corpo del fidanzato impiccato alla scala a chiocciola (…)

Il giovane non avrebbe lasciato né lettere né messaggi sul computer, che era rimasto acceso. Stando ai primi elementi raccolti dal commissariato di Tivoli, diretto da Mariella Chiaramonte, il ragazzo non aveva mai manifestato intenzioni di compiere un simile gesto. Da tempo, però, sembra che non stesse bene e che soffrisse di depressione. Non riusciva a trovare lavoro e nel passato c’erano stati anche problemi di droga, tanto che già era conosciuto alle forze dell’ordine.

Per fare luce sulla vicenda la Procura di Tivoli ha sequestrato il computer del ragazzo, nel caso servisse di ricostruire la conversazione e altre chat che magari in quel momento poteva avere aperte. La salma, come da prassi, è stata messa disposizione dell’autorità giudiziaria ma ancora non si sa se verrà compiuta l’autopsia o se sarà subito restituita alla famiglia per i funerali (…)