Tiziana Cantone, Sergio Di Palo ha inviato il video? La Procura indaga

di redazione Blitz
Pubblicato il 20 Settembre 2016 - 10:22 OLTRE 6 MESI FA
Tiziana Cantone, Sergio Di Palo ha inviato il video? La Procura indaga

Tiziana Cantone, Sergio Di Palo ha inviato il video? La Procura indaga

NAPOLI – Il video intimo che ha spinto al suicidio Tiziana Cantone, 31 anni, è presente su uno degli smartphone e pc sequestrati al suo ex Sergio Di Palo? E soprattutto, è stato Di Palo ad inviare il filmato ai quattro ventenni indagati? A questi interrogativi cercheranno di rispondere gli accertamenti irripetibili su computer e cellulari di Tiziana Cantone e di Di Palo che il consulente tecnico-informatico nominato dalla Procura di Napoli Nord deve compiere nelle prossime.

Perché se è vero che ad oggi l’inchiesta aperta sull’ipotesi di reato di istigazione al suicidio è a carico di ignoti, le parole della madre di Tiziana, Maria Teresa Giglio, stanno spingendo gli inquirenti ad investigare proprio sull’ex fidanzato della giovane napoletana, attualmente non indagato. “Mia figlia mi diceva che a lui piaceva vederla con altri”, aveva detto la signora Giglio il giorno stesso del suicidio della figlia.

Adesso sono due i punti da chiarire, come spiega Marilù Musto sul Mattino: 

se il filmato a luci rosse girato in rete che ha portato al suicidio di Tiziana è presente su almeno uno dei supporti informatici che il pm Rossana Esposito ha sequestrato e acquisito a casa della coppia. E, inoltre, se lo stesso filmato è stato immesso sulla piattaforma internet da uno dei dispositivi in uso a Sergio Di Palo, l’ex fidanzato di Tiziana, non ancora indagato formalmente dalla procura, ma indicato dalla madre della trentatreenne come presunto «ideatore» dei filmini hard con protagonista Tiziana.

La Procura vuole capire se l’ex fidanzato di Tiziana abbia caricato il video sul web o se l’upload sia stato fatto da uno dei quattro indagati, tutti tra i 20 e i 30 anni, che, secondo la stessa denuncia presentata da Tiziana nel 2015, sarebbero stati i primi a ricevere i video finiti in pasto al pubblico di internet pochi mesi dopo.